Snim, Brindisi ai vertici della nautica. C’era anche Emiliano: “Per Brindisi il mio difetto è quello di essere barese. Ai rappresentanti locali dico: dialogate con il sorriso, basta distruggere”
BRINDISI – Cresce lo Snim di pari passo con la crescita della nautica in Puglia, ed in particolare a Brindisi.
“Un settore, quello della nautica, dove il moltiplicatore economico e industriale è in crescita ed è il più alto del comparto industriale”, ha ricordato Formenti, vicepresidente di Confindustria Nautica.
Anche la Regione sta iniziando ad accompagnare adeguatamente lo Snim, che alla sua inaugurazione ha visto la presenza di Michele Emiliano. Un intervento squisitamente politico niente affatto banale quello del governatore, che ha invitato in più passaggi i presenti all’unità e alla condivisione. In molti, in quel discorso, ci hanno visto un richiamo a sotterrare lascia di guerra, con particolare riferimento al sindaco. Forse perché citato più volte, come inframmezzo tra un concetto/staffilata e l’altro/a. Ad ogni modo l’intervento di Emiliano, rivolto apparentemente erga omnes, ha destato interesse e suggerito qualche retropensiero, soprattutto quando ha affermato: “Sento ancora rappresentanti locali di questa città che si lamentano e basta, che distruggono: non può funzionare, siamo un equipaggio con delle regole da rispettare, bisogna partecipare e coinvolgere la città con il sorriso sulle labbra. Serve concordia, e se necessario, occorre fare un passo indietro. Non si può dialogare tra enti attraverso lettere, ci si deve chiamare al telefono. Va coinvolta l’intera città in una visione che guarda al mare: chi viene qui vuole affacciarsi sul mare. Il porto di Brindisi era uno dei più importanti dell’impero romano, non dobbiamo dimenticarlo. Solo chi sa costruire il gruppo sa comandare. Brindisi è partita con grande entusiasmo dalla nautica, è diventata la capitale della nautica, ma andare oltre, fare altro oltre alla nautica, mica è vietato”. Poi una digressione personale: “Se ho capito bene, l’unico mio difetto, a Brindisi, è quello di essere nato a Bari. Brindisi ha una rappresentazione di sé molto peggiore di come viene percepita dall’esterno. È una città amata, ma a furia di non ricambiare l’amore, qualcuno può anche stancarsi”.
Il presidente dell’ente portuale, Patroni Griffi, dal canto suo ha snocciolato i risultati raggiunti, con oltre 100 mega yacht ormeggiati in Puglia nel 2022, di cui la maggior parte a Brindisi. Ciò, a testimonianza della qualità dei servizi e della cantieristica presenti sul territorio. “La cantieristica – ha sottolineato il presidente – era in crisi in città, si licenziava fino a poco fa. Adesso abbiamo mantenuto l’occupazione precedente e si sta procedendo addirittura a nuove assunzioni, con difficoltà anche nel reperimento delle figure richieste”.
Infine, il presidente del distretto nautico pugliese, Giuseppe Danese, ha ripercorso le tappe della crescita del comparto, che adesso vede Brindisi e la Puglia ai vertici: “Abbiamo superato momenti di tempesta, siamo stati il fanalino di coda nella nautica. Poi nel 2008, con la crisi, abbiamo scoperto che molte imprese nautiche erano pugliesi dato che sono rientrate in sede, costituendo piccole e medie imprese che sono cresciute nel tempo. L’altro snodo è stato il Covid: alla ripartenza dalla pandemia eravamo in pole nel lotto delle imprese nautiche. La Puglia è diventata autorevole, abbiamo presenziato a tutti i saloni nautici. Molti dal Qatar ormeggiano in Puglia. Non è un caso, è tutto pianificato. Brindisi e la Puglia sono oramai autorevoli nel settore della nautica di lusso e ciò è dovuto al grande lavoro, anche mediatico, degli imprenditori. Altra nota positiva è rappresentata dal fatto che i brindisini hanno imparato a fidarsi e ad acquistare le loro imbarcazioni presso le aziende locali”.