Home Cronaca Per Vanity Fair Torre Guaceto al top per i nudisti. Dal consorzio scrivono alla rivista: “Quella zona è inibita alla balneazione, i nudisti derogano le regole”
Per Vanity Fair Torre Guaceto al top per i nudisti. Dal consorzio scrivono alla rivista: “Quella zona è inibita alla balneazione, i nudisti derogano le regole”
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Per Vanity Fair Torre Guaceto al top per i nudisti. Dal consorzio scrivono alla rivista: “Quella zona è inibita alla balneazione, i nudisti derogano le regole”

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BRINDISI – A metà agosto il settimanale #vanityfair, eleggeva Torre Guaceto tra “le migliori dieci spiagge per #nudisti d’Italia”.

Tra i diversi riconoscimenti che abbiamo ricevuto in anni di attività, questo è quello che purtroppo siamo stati costretti, ancora una volta, a contestare.

Le ragioni ho provato a spiegarle al direttore della rivista, inviandogli una lettera che riporto di seguito.

Intanto alcuni media locali avevano rilanciato la notizia pensando fosse cosa bella e giusta.

Peccato che la spiaggia in questione, quella bellissima laguna frontale alla torre, sia in ZONA A, cioè inibita radicalmente alla balneazione al fine di tutelare le specie ittiche che proprio lì scelgono da secoli di riprodursi per la presenza di sorgenti di acqua dolce che rendono “fertile” e preziosa l’intera area.

È consentito transitare sulla spiaggia, sostare ma non fare il bagno.

Invece la comunità di nudisti, pur essendone consapevole, continua a derogare alle regole.

Si potrebbe anche lavorare per la possibile individuazione di un’area da dedicare a questa pratica naturalistica, così come la legge italiana prevede, ma ci vorranno anni e approvazioni di varianti in capo ad enti locali e nazionali.

Nel frattempo noi cerchiamo di fare solo il nostro dovere.

Qui il link dell’articolo di Vanity Fair.👇

https://www.vanityfair.it/gallery/le-migliori-spiagge-per-nudisti-ditalia.

Questa la mia comunicazione al Direttore della testata.

👇👇👇

Gentile direttore #SimoneMarchetti,

innanzitutto mi preme ringraziarla, a nome del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto che rappresento, per le belle parole che Vanity Fair ha speso per la nostra riserva.

In secondo luogo, le riporto le ragioni di questo mio intervento.

Scrivo in riferimento all’articolo pubblicato il 14 agosto dalla testata che dirige, avente ad oggetto “Le migliori spiagge per nudisti d’Italia”, a firma di #CarolinaSaporiti, nell’ambito del quale viene indicata Torre Guaceto tra le principali mete italiane da raggiungere per praticare il naturismo.

Ebbene, la presenza dei nudisti su una delle spiagge dell’area protetta, è un problema che ci affligge ormai da tempo e le motivazioni che ci spingono a parlarne in modo negativo, per l’appunto, sono varie.

Questi visitatori popolano un tratto di costa caratterizzato dal divieto assoluto di balneazione e nel quale è possibile condurre solo attività di ricerca scientifica o di sicurezza ad opera delle forze dell’Ordine.

Nel dettaglio, il decreto ministeriale istitutivo dell’Area Marina Protetta individua tre zone a diverso e discendente grado di tutela A, B, C. L’area antistante la torre aragonese, quella costantemente occupata da chi pratica naturismo, è stata individuata quale zona A di riserva integrale in quanto sito naturale di accrescimento della fauna ittica e area di riposo di numerose specie di avifauna. Per tali motivi in questa area è vietata la balneazione (art. 12 del regolamento dell’AMP D.M. 26/01/2009).

Se è vero che sulla spiaggia antistante la zona A si può sostare, è altrettanto conclamato e reso palese attraverso segnaletica, che qui non è possibile entrare in mare, quindi, assunto che appare impossibile in estate frequentare le spiagge senza immergersi, i bagnanti che frequentano la zona in questione lo fanno con la consapevolezza di perpetuare un’azione vietata dalla Legge.

Al di là del gradimento o meno di un “movimento naturista”, che potrebbe essere anche accolto in una riserva protetta come naturale elemento armonico, espletato però in modalità regolamentate e lecite, c’è da sottolineare che la giurisprudenza è più volte intervenuta a tal proposito chiarendo che la “nudità integrale è ammessa e tollerata solo nelle spiagge riservate ai nudisti”. Per ultimo, lo ha sottolineato la sentenza della Corte di cassazione 28990/2012, che cita “si deve escludere che la nudità integrale, a causa dell’evolversi del comune sentimento, non sia più idonea a provocare turbamento nella comunità attuale”, spiegando però che sono ammessi i bagnanti senza costume solo “nella particolare situazione di campi di nudisti, riservata a soggetti consenzienti, ma non in luoghi pubblici o esposti al pubblico”.

La spiaggia antistante la #zonaA dell’area protetta è un luogo pubblico, non identificato pertanto come area destinata ai nudisti.

Inoltre, questo lembo di costa, frequentato solo da chi pratica il nudismo, è caratterizzata dalla presenza di nidi di fratino, un uccello in rischio di estinzione, tutelato dalla Direttiva 92/43 e la presenza umana in tale area mette a rischio la possibilità di successo delle nidificazioni.

A questo già difficile quadro generale, si aggiunge la problematica della promozione della destinazione Torre Guaceto in circuiti di incontri on line molto discutibili che con il “naturismo” non hanno nulla a che fare.

Come comprenderà, il protrarsi di comportamenti non leciti, divenuti oramai consuetudine, non è accettabile e da anni lavoriamo incessantemente con le Autorità locali come la Guardia costiera, per dissuadere i frequentatori di quell’area, a volte sanzionandoli, al fine di debellare tale fenomeno.

Per queste motivazioni, le chiedo cortesemente di offrire ai suoi lettori una specifica che racconti la situazione reale contrapposta alla “destinazione nudista” che vede Torre Guaceto ai primi posti a livello nazionale.

Gentile direttore Marchetti, la ringrazio anticipatamente per l’attenzione prestatami e per quello che potrà fare per rettificare quanto specificato e colgo l’occasione per invitare lei e la giornalista Carolina Saporiti a visitare la nostra riserva quando vi sarà possibile, per vivere in prima persona e con il giusto approccio sensoriale la bellezza dei nostri luoghi protetti.

Con stima e gratitudine.

Rocky Malatesta

Presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto