BRINDISI – Nessun tacer fu mai scritto! Purtroppo questa volta l’assessore Taveri, verso la quale i personali sentimenti di stima non sono mutati, avrebbe fatto meglio a tacere. Lo dico con estremo affetto e rispetto! Seguo con attenzione la sua azione politica di riferimento sul turismo e rispetto al piattume dei suoi colleghi di Giunta riconosco la sua caparbietà e voglia di cambiamento in un settore che avrebbe dovuto essere, secondo le intenzioni del sindaco, volano per un nuovo modello di sviluppo i cui risultati però stentano ad appalesarsi, per non dire che sono risibili. E non certo perché mancano due figure professionali di riferimento in un settore come quello del Turismo che se effettivamente si volesse supportare avrebbe dovuto essere quanto meno incentivato ed attenzionato attraverso la costituzione di un Ufficio dedicato Ripartizione Turismo al Comune di Brindisi con tanto di dipendenti comunali, cosa che invece non è avvenuta! Se ci si volesse dotare di due figure professionali dedicate basterebbe cambiare la pianta organica e procedere con un concorso pubblico che aprirebbe alle migliori risorse del settore e non attraverso una procedura di selezione pubblica che seppur selettiva (ma a maglie molto larghe) si presta facilmente ad altri retro pensieri! Meglio ancora utilizzare un odg, tra le altre cose da me presentato, approvato alla unanimità dal Consiglio Comunale di Brindisi per l’attivazione di graduatorie pubbliche con procedure semplificate e veloci previste dal decreto Brunetta!
A parte la creazione di un brand Sea Brindisi (concesso in uso a qualche società e/o associazione) cosa si è fatto per costruire una comunicazione turistica professionale e soprattutto riconoscibile al fine di incrementare la promozione di Brindisi come meta per i turisti? Quali sono le strutture e le infrastrutture necessarie per favorire questa promozione turistica? Non mi si vorrà far credere che un semplice cartellone di iniziative culturali, artistiche e/o sportive (a proposito che fine ha fatto il tanto decantato e pubblicizzato corridoio di lancio per attività sportive acquatiche di Lido Arena???), che tutte le amministrazioni che si sono susseguite nel corso degli anni hanno sempre messo in piedi, o la pubblicazione su una rivista come Lonely Planet (che sarebbe costata 20.000 euro), o la Seaty Beach (Cala Materdomini), o il Seaty Hostel (ex ostello della gioventù) dedicato al turismo lento (che francamente nessuno ha capito cosa significhi) possano rappresentare valore aggiunto in termini di scelta! Casualmente ho avuto modo di leggere recentemente un articolo pubblicato da un giornale locale on line nel quale venivano riportati dati forniti dal sito bestinpuglia.com (molto gettonato e soprattutto gratuito per gli enti locali che volessero promuovere il proprio territorio) circa le parole chiave con riferimento a Brindisi più ricercate dai turisti (di cui riporto il link: https://bestinpuglia.com/it/analisi-visite-turisti-brindisi) ed ho notato subito che nessuno ha mai utilizzato il brand tanto decantato ed osannato dall’Amministrazione Comunale “Sea Brindisi” come chiave di ricerca. La qual cosa mi farebbe pensare che le politiche di promozione del territorio attraverso anche la creazione del brand Seaty Brindisi non sono riconoscibili lontano dal nostro territorio per non dire che sono un fallimento totale! Tra un faremo, un vedremo ed un incrementeremo, un progetteremo che a nulla hanno portato, auspico che l’Assessore “competente” prenda atto che per rilanciare il Turismo a Brindisi serve ben altro e non i proclami o le enunciazioni, ma soprattutto condivisone di scelte politiche interne alla sua maggioranza, intenta più a non fare per non sbagliare. Il resto mi sembra un inutile giustificazionismo per mettere una toppa che sembra più dannosa della falla che si vuole coprire.
Massimiliano Oggiano
Capogruppo Fratelli d’Italia