Infiltrazioni, Bruno: “La vicenda di Brindisi non può diventare uno strumento per colpire l’avversario politico”. Ovvero quello che ha fatto Boccia con Amati…
BRINDISI – A seguito di presunte gravissime vicende estorsive su cui è intervenuta la DDA anche con provvedimenti restrittivi nei confronti di persone rivelatesi addirittura organizzatori di eventi politici, sono state sollevate polemiche del tutto infondate e speciose coinvolgendo organi dello stato come la prefettura e la stessa attuale amministrazione comunale, in un improbabile ma evidente tentativo di intorbidire il dibattito pubblico sulla
legalità e la trasparenza.
Davanti a un presunto caso di infiltrazione mafiosa all’interno delle istituzioni il più grande favore che la politica possa fare alle organizzazioni criminali è proprio mostrarsi divisa, litigiosa e allusiva. La vicenda di Brindisi, su cui sono certo gli inquirenti faranno luce il prima possibile, non può diventare uno strumento per colpire l’avversario politico. Non c’è nulla di più sleale, umanamente scorretto e dannoso per le istituzioni di questo.
Bene ha fatto il sindaco Riccardo Rossi a reagire con forza alle continue allusioni provenienti purtroppo anche da rappresentanti istituzionali. E a ricordare come proprio la legalità e il contrasto a ogni forma di criminalità, sia tra gli assi portanti della sua azione amministrativa.
Quindi smettiamola di speculare su queste vicende per mero tornaconto politico, perché di questo si tratta, visto che chi accusa Rossi è perfettamente consapevole della sua onestà, correttezza e trasparenza. Si rischia solo di indebolire le istituzioni e fare il gioco di chi vorrebbe infiltrarle e danneggiarle.
Maurizio Bruno
Consigliere regionale PD
Presidente Comitato regionale permanente di Protezione Civile della Puglia