Malumori nel Pd, la maggioranza perde un altro pezzo e scende a 17. Rossi appeso a un filo
BRINDISI – La vicenda della nomina di Alessio Carbonella come presidente del Consiglio ha lasciato strascichi. Trapela, infatti, che qualcuno all’interno del Pd si aspettasse quell’incarico. Non sono passate inosservate le assenze in aula – tra le tante – dei dem Dosio Prete e Giampaolo D’Onofrio. E proprio quest’ultimo parrebbe aver rotto definitivamente con la maggioranza, tanto che qualcuno giura che potrebbe non partecipare più ai Consigli comunali. D’Onofrio vanta una lunga carriera politica e probabilmente si aspettava un riconoscimento. Sta di fatto che con Elefante e Vadacca passati tra le fila dell’opposizione, con Guadalupi ormai in rotta (tanto da non votare più in linea con la maggioranza nelle ultime sedute) e con l’assenza che si preannuncia perdurante di D’Onofrio, la maggioranza potrà contare giusto su 17 consiglieri, ovvero il numero minimo per non andare sotto. Basta un contrattempo e si rischia di far saltare il banco. Un test probante sarà l’approvazione del bilancio previsionale.
Certo, la maggioranza può contare su buoni amici tra le fila delle opposizioni. Per esempio, di recente il bilancio consuntivo ha visto il voto favorevole anche del capogruppo della Lega Ercole Saponaro ed oggi stesso Saponaro ed i tre consiglieri del M5S hanno votato a favore del documento di rigenerazione urbana. Però governare per altri 10 mesi in queste condizioni non costituisce un bene per la città.