BRINDISI – La risposta data in aula alla mia interrogazione e lo scambio di vedute a distanza tra l’Assessore con delega all’impiantistica sportiva e il vecchio gestore della struttura di SANT’ELIA hanno fatto venire a galla una verità che è difficile negare: la vicenda delle piscine comunali costituisce un vero e proprio scandalo.
Diventa proco credibile ora arrampicarsi sugli specchi, sostenere che dare una ulteriore proroga della gestione alla Società MARIMISTI SRL avrebbe cozzato contro la legge o, comunque, con la linea di condotta solitamente seguita da questa Amministrazione Comunale.
Diversamente si è agito, infatti, in altri settori quali quello dei Servizi Sociali ove la proroga degli affidamenti esterni non è più una eccezione ma semmai è diventata la regola.
Se un merito mi riconosco è quello di aver contribuito a fare chiarezza in una vicenda alquanto opaca che ha rivelato pressappochismo se non proprio manifesta incapacità.
La decisione di non vendere più le piscine e di affidarne la gestione pluriennale a privati va nel senso che avevamo sempre auspicato.
Peccato che in questi due anni trascorsi dalla decisione di alienare le strutture non si sia più incassato il canone di concessione e si siano impegnati 120.000,00 euro delle casse comunali per ripristinare l’impianto del quartiere SANT’ELIA.
Della piscina di CONTRADA MASSERIOLA, invece, nulla si sa.
Ci auguriamo che presto anche quel bene sia ripristinato e restituito alla comunità degli amanti degli sport acquatici e di coloro che hanno necessità di andare in piscina per fini terapeutici.
Il Capogruppo PRI
(Gabriele ANTONINO)