Titi scettico sul porticciolo: “È una cattedrale nel deserto, ecco perché non cresce. Molto meglio nel porto interno”
BRINDISI – In merito alla notizia dell’accordo tra il Marina di Brindisi e Aeroporti di Puglia per incrementare i flussi turistici, l’agente marittimo Teo Titi, concessionario della banchina centrale del lungomare Regina Margherita e – si vocifera – intenzionato a sviluppare il diportismo anche nel Seno di Levante, ha così commentato sul suo profilo Facebook: “Volano di sviluppo? A mio parere un porticciolo costruito nel posto sbagliato e rimasto una sorta di cattedrale nel deserto.
Motivo per il quale non è mai davvero decollato come avrebbe dovuto visti gli ingenti capitali spesi. Un luogo difficilmente raggiungibile dal centro città, lontano da centri urbani con servizi per l’utenza (supemercati, negozi, ristoranti, etc.) soprattutto per un turismo di transito che è costretto a permanere all’interno del marina. Inoltre è molto esposto sia ai venti da nord che peggio a quelli da sud e questo comporta preoccupazione per gli armatori. Se a tutto ciò si aggiungono una serie di problematiche avvenute negli anni come vari furti dalle barche si comprende il motivo per il quale nel tempo non ci sia stata la crescita auspicata da un vero porto turistico che invece a mio personale giudizio avrebbe avuto senso se fosse stato ipotizzato nel porto interno. Spazio naturale molto protetto e soprattutto in centro città, circostanza che per un diportista di transito è un valore aggiunto importante”.