La richiesta d’aiuto di Angelo: “A 58 anni dovrò lasciare Mesagne. Volevo solo pagare i debiti”

MESAGNE – Ho gli occhi pieni di lacrime e il cuore a pezzi. A 58 anni compiuti sarò costretto ad andare via da Mesagne e dalla mia terra, dopo che per due anni, abbandonato da tutti: politici che fanno finta di ascoltarti, e soprattutto dalle istituzioni che si riempiono continuamente la bocca con la parola Legalità. Istituzioni tutte, con cui mi sono interfacciato continuamente. Ho portato avanti, purtroppo da solo, delle battaglie che non erano solo per me, ma per tutte le Partite Iva e i cittadini. Si, da solo, perché nella nostra amata terra, l’invidia, la paura di esporsi, anche se per una giusta causa portata avanti da un collega, la fanno da padrona. Quando capiremo che solo uniti si potrà vincere la battaglia contro questo Stato vampiro, sarà troppo tardi. Tantissimi pensano che io voglia entrare in politica, posso garantirvi che non mi passa nemmeno lontanamente per la testa, anche perché di tutti partiti oggi presenti nell’arco costituzionale, nessuno merita il mio umile voto. Se in futuro ci sarà la nascita di un serio partito, formato da persone capaci e che lavorano da una vita, che rappresenti il mondo produttivo, i pensionati, i lavoratori, e i semplici cittadini, solo allora andrò a votare. Altrimenti nel 2023 per la prima volta da quando ho iniziato a votare non mi recherò alle urne. Il mio unico obiettivo e tornare a lavorare e pagare i debiti!

“LEGALITA’”

parola abusata da tutti i politici!!

– È forse legale assistere a tanti incontri pubblici, che in realtà non sono altro che un teatrino mediatico, “con i soliti nomi”, che parlano a vanvera di legalità, senza in realtà metterla in pratica????

– È forse legale che tutti i politici vadano in TV a dire attenti all’usura, e che poi non facciano realmente niente per evitarla, e i rubinetti di accesso al credito si chiudono sempre di più?

– È forse legale che io Angelo Pignatelli mi esponga da solo parlando di usura senza avere la solidarietà dalla politica e dalle istituzioni locali? Tutti bravi a nominare invano “Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Piersanti Mattarella, il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Rosario Livatino” e tantissimi eroi contemporanei, ma a quanto sembra i loro sacrificio di vita e i loro insegnamenti purtroppo non sono serviti a niente. Come al solito si aspetta il morto di turno per potersi in seguito lavarsi la propria coscienza!!!!

– È forse legale che in Italia che prima per colpa della crisi economica del 2008, e poi per la crisi economica dovuta alla pandemia ci siano stati migliaia di suicidi di Partite Iva e semplici cittadini?

– È forse legale che la purtroppo famosa legge 3/2012 nota come salva suicidi, costi un occhio della testa, sia lunga e farraginosa, e complicata per accedervi?

– È forse legale che in Italia ci siano pensioni e stipendi da fame che non permettano alle persone di condurre una vita dignitosa?

–È forse legale che in Italia ci sia una pressione fiscale altissima?

– È forse legale che durante e dopo la pandemia non siano state bloccate le iscrizioni in crif causate dalla crisi economica e dalle chiusure imposte dal governo?

– È forse legale che in Italia dopo le chiusure imposte, e gli esigui ristori, si debbano pagare le tasse come se niente fosse successo?

– È forse legale vedere andare all’asta gli immobili di famiglia per poche decine di migliaia di euro, quando invece si sarebbe potuto tornare a lavorare e pagare i debiti con i giusti strumenti legislativi???

– È forse legale vedere andare all’asta la propria casa quando si viene licenziati dal proprio posto di lavoro per colpe non proprie?

– È forse legale che in Italia mai come in questi ultimi anni la Costituzione più bella del Mondo sia stata calpestata e usurpata proprio da coloro che invece dovrebbero difenderla e metterla in pratica?

– È forse legale che in Italia vige ancora quella cultura sinistra, avversa e contraria all’imprenditoria privata, che invece è l’unica che produce realmente benessere, ricchezza, ed efficienza per tutti?

Angelo Pignatelli