SAN VITO – Comunicato stampa di Massimo Ciullo consigliere comunale indipendente della Città di Brindisi.
Ieri, 8 aprile, nella Città di San Vito dei Normanni si è celebrata “Una giornata all’insegna della legalità, del ricordo e dell’impegno”, dal titolo “Per la legalità. Insieme si può!”.
La manifestazione, alla quale hanno partecipato le massime autorità, è stata la sintesi di un percorso che trent’anni fa portò all’importante risultato di liberarsi dalla morsa del racket.
Fra gli interventi più significativi, anche perché il relatore ha narrato la sua esperienza personale di magistrato che contribuì a debellare la criminalità a San Vito dei Normanni, c’è stato quello dell’attuale governatore della Regione Puglia Michele Emiliano.
Il racconto del giudice-politico-amministratore sarebbe stato perfetto ed esemplare se non fosse per le dichiarazioni finali non esattamente corrispondenti alla verità storica compiuta e soprattutto ingiuste nei confronti di una persona simbolo della storia politica del paese: Antonello Trizza.
Esattamente, Emiliano ha affermato: “… un avvocato che era pure amministratore pubblico era il difensore del principale dei capi dell’organizzazione (n.d.r. criminale) … tu devi dire da che parte stai …”.
Il riferimento di Emiliano all’avvocato Antonello Trizza è stato ingeneroso oltre che inesatto.
Ed infatti Trizza, pur esercitando legittimamente l’attività di difensore di una persona che costituzionalmente si ha il dovere di presumere innocente fino alla condanna definitiva, rinunciò al mandato una volta divenuto sindaco, risolvendo così il rapporto fiduciario di difesa con il personaggio al quale faceva riferimento Emiliano.
Insomma, pur non essendo obbligato da alcuna legge positiva né morale, Antonello Trizza fece la sua scelta di campo tanto invocata da Emiliano.
Quindi, l’affermazione del presidente della Regione Puglia che l’avvocato Trizza non avesse fatto la scelta di campo della legalità, rispetto a quella della illegalità, non è esatta, non è puntuale.
E, poi, si può davvero gettare ombre su di un politico e avvocato come Antonello Trizza che di onestà e legalità ne ha da vendere?
Emiliano farebbe bene, per rendere ineccepibile il suo intervento, a correggere il tiro, a completare la narrazione della storia per come si concluse veramente.
E comunque mi sarei aspettato che qualche altro esponente politico, soprattutto dell’area di originaria appartenenza di Antonello Trizza, battesse un colpo in difesa della verità storica.