MESAGNE – Mesagne2024 continua: non abbiamo ottenuto il titolo di Capitale della Cultura, ma il nostro risultato è comunque straordinario, realizzeremo grandi cose. Subito dopo la proclamazione, la Commissione ministeriale ha raggiunto me e la progettista Simonetta Dellomonaco per congratularsi con noi
Il ministro della Cultura, on. Dario Franceschini, ha comunicato da pochi minuti il nome della città che si è aggiudicata il titolo di Capitale italiana della Cultura. Si tratta di Pesaro, alla quale vanno i nostri migliori auguri e i nostri sinceri complimenti.
Il nostro progetto “Umana Meraviglia” è stato molto apprezzato. Lo dice, tra l’altro, il fatto che sia arrivato alla fase finale superando altre proposte, molto qualificate. Abbiamo sognato in grande, come ci siamo abituati a fare da quando Mesagne ha imparato a credere in sé stessa e nelle proprie potenzialità.
Siamo stati capaci di fare un tratto di strada che è servito a ricostruire, conoscersi, riconoscersi. Per poi rilanciare e puntare tutto su una storia che non solo è destinata a continuare, ma ha talmente dell’incredibile che crederci fino in fondo è stata una scommessa che abbiamo sentito di dover fare con noi stessi. Abbiamo lanciato forte il cuore oltre l’ostacolo.
Non dovevamo inventare nulla, solo metterci in gioco. E Mesagne questo sa farlo bene. Una storia di riscatto vissuta, elaborata e scandagliata fino ad essere strumento di incredibile forza sul quale poter contare, è diventata un racconto da narrare al Ministero della Cultura. Il racconto doveva servire a spiegare quanto quella storia fosse unica e importante, ma anche come potesse diventare quella di altri luoghi, di altri posti, di altre comunità.
Perché, nonostante tutto, “l’umanità è destinata ad essere felice”. E questa corsa per diventare Capitale italiana della Cultura ci ha fatto prendere la rincorsa per procedere ancora più spediti verso quest’obiettivo.
Grazie a tutti coloro che ci hanno accompagnato: uno strepitoso gruppo di lavoro guidato dalla mente brillante della coordinatrice di progetto, l’architetto Simonetta Dellomonaco; il mio insostituibile consulente alle Politiche Culturali e Scolastiche, il coordinatore di Mesagne2024, avv. Marco Calò; i miei infaticabili collaboratori e gli uffici comunali; tutta la Comunità mesagnese, in tutte le sue espressioni; tutti gli Enti, a partire dalla regione Puglia, le organizzazioni istituzionali e non, regionali, nazionali, internazionali.
Nulla si conclude, non abbiamo portato a casa il titolo di Capitale italiana della Cultura, ma Mesagne2024 non finisce. Abbiamo appena spiccato il volo.
Toni Matarrelli, sindaco di Mesagne