Master sul porto, pieno di iscritti. Bozzetti: “Soddisfatto per il risultato ma deluso dal Comune”
BRINDISI – Il 15 marzo si sono chiuse le iscrizioni per il master universitario di II livello “Port City School” sulle città-porto, che si terrà a Brindisi a partire dal prossimo mese. Per l’Autorità di sistema portuale i 32 iscritti – a fronte di un limite di 30 inizialmente fissato – rappresentano un risultato «oltre le più rosee aspettative». Tuttavia non è stato semplice raggiungere questo traguardo ed un notevole contributo l’ha fornito la sottoscrizione del protocollo d’Intesa tra il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro che ha consentito a 15 dipendenti della pubblica amministrazione di beneficiare di una riduzione del 50% della quota di iscrizione. La restante parte è a carico del dipendente, a meno che l’ente non provveda a coprire il delta mancante attraverso i fondi in cassa previsti per la formazione. Non è un caso, dunque, che al master parteciperanno 12 dipendenti dell’Autorità portuale. «L’obiettivo – scrive l’Authority – è formare nuove competenze al servizio della gestione delle autorità portuali e degli enti locali». Ecco, su questo punto il coordinatore del master, Gianluca Bozzetti, esprime rammarico: «Siamo più che soddisfatti del risultato finale. Certo, adesso la commissione esaminerà le iscrizioni e verificherà che siano rispettati tutti i requisiti (l’offerta formativa è rivolta ad amministratori pubblici ed a giovani laureati interessati alla gestione del governo delle città complesse, nonché a professionisti e imprenditori, ndr), tuttavia siamo fiduciosi del fatto che il numero di iscritti sarà vicino alla soglia massima. Premesso ciò, ho registrato una mancata collaborazione da parte di alcune istituzioni, e mi riferisco in particolare al Comune di Brindisi. A parole si sono dimostrati contenti dell’iniziativa ma nel concreto pare che non ci siano iscritti provenienti dall’amministrazione comunale. Eppure il target del master era indirizzato soprattutto agli amministratori locali affinché si formassero su tematiche di grande importanza per una città che vive in simbiosi con il suo porto. Sono abbastanza deluso ma non sorpreso. Abbiamo voluto fortemente che il master si tenesse a Brindisi proprio perché se sul territorio non ci sono le competenze giuste, il porto non decolla. Probabilmente non è stata percepita l’importanza».
La scuola nasce da un’idea di Gianfranco Dioguardi e si pone come istituzione dedicata alla formazione di specifiche competenze rivolte alla gestione del governo del territorio urbano con particolare riferimento alla città-porto. Il Master “Port City School” è diretto da Giovanni Lagioia e si divide in tre moduli didattici: aspetti gestionali e giuridici del governo delle città-porto coordinato da Cristina Melchiorri e Federico Pirro; storia, cultura e società delle città-porto coordinato da Letizia Carrera e Antonio Trampus; pianificazione integrata e connessioni ecologiche tra porto, città e territorio coordinato da Francesco Maggiore e Silvia Sivo. Alla sua realizzazione hanno partecipato l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Meridionale, l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Settentrionale, l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, la Fondazione Gianfranco Dioguardi, l’Università degli Studi Ca’ Foscari di Venezia.