Il Pd: “A Brindisi con lo schema delle provinciali”. Intanto nel centrodestra è caccia agli avvelenatori di pozzi
BRINDISI – Una ipotesi priva di fondamento. È così che da Forza Italia e dal Partito Democratico bollano la notizia rimbalzata ieri in città circa un possibile accordo su una maggioranza Ursula da riproporre su Brindisi in vista della prossima tornata elettorale. L’aspetto particolare della vicenda è che da destra a sinistra in molti hanno avuto interesse a spingere questo racconto, che evidentemente faceva comodo a tanti. Certamente non ha fatto piacere a Forza Italia che si è ritrovata tirata in ballo strumentalmente da chi evidentemente aveva interesse ad avvelenare i pozzi del centrodestra. D’altronde, nelle ultime ore è accaduto un fatto importante: la Lega si è smarcata da Fratelli d’Italia e ha giurato fedeltà a Forza Italia e Idea. Una circostanza che sposta gli equilibri all’interno del centrodestra e isola FdI, alla quale rimangono come interlocutori solo i movimenti civici. Facile immaginare, alla luce di questo braccio di ferro, che qualcuno abbia pensato che fosse opportuno far passare il messaggio che FI, Idea e Lega operino finanche in combutta con il Pd. È strano semmai che dal centrosinistra brindisino, nelle scorse ore, questa ipotesi non sia stata respinta con forza, ma forse in questo momento era opportuno lanciare un segnale a Riccardo Rossi ed al suo movimento, che paiono non ascoltare i propri partner. Neppure sulla sostituzione dell’assessore Dino Borri, dove è in atto un estenuante confronto per decidere se concedere o meno al Pd lo scalpo simbolico del professore. Il che potrebbe servire per impostare un racconto diverso a breve termine, ma poi bisognerà inventarsi altro. E qui entrano in gioco le suggestioni sulla futuribile coalizione Ursula.
Al momento, comunque, il segretario provinciale del Pd, Francesco Rogoli, smentisce categoricamente le voci che circolano: «Mi sembra una discussione interna al centrodestra, che riguarda soprattutto le loro divisioni e che non ha coinvolto il Pd in nessun modo. Tra l’altro è stato appena eletto il nuovo presidente della Provincia con una coalizione larga, aperta al civismo, ma comunque nettamente alternativa al centrodestra. Andiamo avanti con lo schema delle provinciali e anche per la città capoluogo si ripartirà da questa composizione».