Bonelli loda Rossi, il sindaco: “Vogliamo entrare in Parlamento altrimenti Brindisi non toccherà palla”. La CGIL intanto preannuncia: “Daremo battaglia su Edison”
BRINDISI – Brindisi Bene Comune, dopo un lungo percorso di civismo, decide di confluire in un partito nazionale come Europa Verde – Verdi. L’arrivo a Brindisi del leader nazionale, Angelo Bonelli, ha consacrato l’adesione. All’incontro erano presenti anche il consigliere comunale del M5S, Antonio Paolo Le Grazie, e il segretario della Cgil Antonio Macchia, che è voluto intervenire preannunciando battaglia al deposito gnl di Edison: «Molti contestano i no del sindaco, ma a Brindisi c’è anche chi dice sempre sì. Non si è mai usciti dal cono d’ombra del carbone perché questo consentiva di fare affari. Brindisi ha un porto straordinario: ora, ditemi cosa c’è di utile nel mettere un deposito di gnl sull’unica banchina disponibile che abbiamo. Quell’area può diventare la più grande piattaforma logistica del Mediterraneo. Preannuncio che nei prossimi giorni daremo battaglia contro quel deposito».
Il sindaco Riccardo Rossi, dal canto suo, ha spiegato le ragioni della scelta politica e ha indicato le prossime sfide: «Da anni parliamo della necessità di cambiare il modello di sviluppo. Oggi tutto ciò si chiama transizione ecologica. Siamo quelli della sfida di porre in discussione le certezze: le tecnologie ce lo consentono puntando sull’idrogeno, sugli accumuli, sulle batterie. È una sfida che devono raccogliere i sindacati, Confindustria e l’amministrazione comunale. Queste idee si devono tradurre in politiche, per questo entriamo in Europa Verde. Vogliamo partecipare alle prossime politiche, dobbiamo entrare nell’agenda di governo. Non siamo d’accordo con le visioni di Cingolani ma non significa che siamo quelli del no. Dobbiamo forse essere irreggimentanti in un pensiero unico? Vogliamo andare in Parlamento perché i problemi di Brindisi e Taranto si risolvono solo se noi li poniamo in agenda, se non lo facciamo noi, nessuno rappresenterà le istanze di questi territori, non ci faranno mai toccare palla. L’esperienza di Brindisi e Taranto parla all’Italia: qui si misura la febbre del pianeta».
Bonelli definisce l’ingresso di Rossi e Bbc come «un passo importante». «Il fatto che un sindaco di una città come Brindisi aderisca al nostro progetto rappresenta un segnale per altri. Siamo in espansione come consensi». Poi il discorso scivola sulle politiche energetiche e sul contrasto con la visione del governo: «I no sono quelli di Cingolani, no che impediscono l’indipendenza dalle fonti fossili: lui è il Ministro della finzione ecologica, dice che deve riempire il Paese di rigassificatori. Quanto ci vuole per realizzarli? Possiamo stare in questa condizione per 5 anni?». In Germania, però, i Verdi sono al governo e hanno avallato la recente scelta del premier Scholz di realizzare due rigassificatori. A tal proposito Bonelli precisa: «In Germania hanno approvato un piano che prevede il 100% di rinnovabili al 2035 e l’80% al 2030. I Verdi hanno detto no al Nord Stream 2. Ora, è evidente che questa fase di transizione vada gestita, anche noi diciamo che per il momento serve il gas perché non possiamo passare già domani alle rinnovabili. Elettricità Futura e l’amministratore di Enel, però, sostengono che in 3 anni, attivando 70 gigawatt di rinnovabili, potremo liberarci dalla dipendenza dal gas russo. Il governo però non sblocca le autorizzazioni per i nuovi impianti, dobbiamo accelerare».
In conclusione, Bonelli arringa i presenti: «I Verdi tedeschi prendono il 15% dei consensi, come mai? Basterebbe dire che loro sono tedeschi e noi italiani. A parte la battuta, dobbiamo far capire alla gente che la questione ecologica non è nemica del lavoro. Riccardo ha fatto una battaglia per risanare un territorio avvelenato. Sostenendo queste battaglie, faremo un grande servizio ai cittadini».