BRINDISI – La pandemia da COVID 19 ha colpito soprattutto la popolazione anziana.
Tra le misure restrittive adottate dal Governo per evitare la diffusione del virus vi è stata la chiusura temporanea dei centri anziani.
L’impatto che queste restrizioni hanno avuto sugli anziani è stato particolarmente grave con la riduzione delle interazioni sociali ed un impatto negativo non solo sullo stato di funzione fisica ma anche sul tono dell’umore e sulle performance cognitive.
Con l’avvio della campagna di vaccinazione sono stati istituiti in città tre centri per la somministrazione dei vaccini di cui uno presso il centro anziani del quartiere Bozzano il cui utilizzo, pertanto, è stato interdetto alla popolazione anziana.
A ciò va aggiunto che il centro anziani della frazione di Tuturano non è operativo da tempo e viene attualmente utilizzato come postazione del servizio 118.
Gli anziani di Brindisi, quindi, si sono visti privare di tutte le strutture utilizzate quali luoghi di socializzazione e di incontro.
Per far fronte a questa situazione avevo presentato un ordine del giorno approvato all’unanimità dalla Assise Cittadina con deliberazione del Consiglio Comunale n. 94 del 10 novembre 2021;
Con l’ordine del giorno cui si impegnava il Sindaco e la Giunta Comunale, laddove fosse impossibile restituire nell’immediato l’originaria destinazione al centro anziani del quartiere Bozzano, ad individuare altri immobili di proprietà comunale o di altri Enti pubblici per garantire agli anziani adeguati momenti di socialità conformemente a quanto previsto dall’apposito Regolamento.
Nulla di tutto ciò è stato fatto. Nel frattempo, però, presso il centro anziani del quartiere Bozzano hanno trovato ospitalità altre Associazioni
Per fare luce sulla intera vicenda depositerò questa mattina una interrogazione con cui
pongo al Sindaco 6 precise domande:
quali provvedimenti sono stati adottati per dare attuazione all’ordine del giorno da me presentato e fatto proprio dall’intero Consiglio Comunale nella seduta del 10 novembre 2021;
se corrisponde al vero che parte del centro anziani del quartiere Bozzano sia stato dato in uso al Centro Servizi per il Volontariato di cui è stato in passato Presidente l’attuale Assessore ai Servizi Sociali e con quale provvedimento è stato autorizzato tale l’utilizzo;
quali sono stati i risultati raggiunti e quanti sono stati gli anziani coinvolti nel programma “Viva gli anziani” ad opera della Comunità di Sant’Egidio cui, nonostante la pandemia, è stato concesso con diversi provvedimenti dell’Esecutivo, ultimo in ordine di tempo la delibera della Giunta Municipale n. 303 del 04/10/2021, l’utilizzo di alcuni locali nel centro anziani del quartiere Bozzano;
se su queste decisioni sia mai stato coinvolto il Comitato di gestione del centro anziani, previsto dall’articolo 7 del “Regolamento per il funzionamento dei centri sociali polivalenti per gli anziani residenti nel Comune di Brindisi”, approvato con i poteri del Consiglio dal Commissario Straordinario con deliberazione n. 35 del 05/09/2018;
se non ritiene giusto restituire il centro anziani del quartiere Bozzano, o parte di esso, alle funzioni originarie e con le precedenti modalità di gestione previste dal Regolamento innanzi citato anche alla luce del Decreto Legge approvato dal Governo in data 17 marzo che ha disposto la cessazione dello stato di emergenza a decorrere dal prossimo 1° aprile;
se non ritiene possibile trasferire il centro anziani della frazione di Tuturano dalla sede originaria, dove attualmente è allocata una postazione del 118, alla ex delegazione comunale recentemente ristrutturata.
Mi auguro che a queste domande sia data risposta nel primo Consiglio Comunale utile.
Gli anziani di Brindisi meritano rispetto!
Il Capogruppo PRI
(Gabriele ANTONINO)