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Raddoppiano gli stipendi di sindaco e giunta, tranne per Saponaro. Su anche i gettoni di presenza
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Raddoppiano gli stipendi di sindaco e giunta, tranne per Saponaro. Su anche i gettoni di presenza

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BRINDISI – Scattano gli aumenti degli stipendi per gli amministratori comunali. E per sindaco e giunta del Comune di Brindisi il regalo di Natale confezionato dal Governo nazionale attraverso la Legge di Bilancio è davvero generoso. L’incremento sarà graduale dal 2022 al 2024, anno in cui si concretizzerà un aumento del 114% delle indennità di sindaco, presidente del consiglio e assessori di un Comune capoluogo tra i 50.000 ed i 100.000 abitanti com’è quello di Brindisi. Basterà una determina dirigenziale per prendere atto dei nuovi compensi. Già da gennaio, pertanto, il sindaco Riccardo Rossi si vedrà accreditare uno stipendio di 6.850 euro lordi. Fino al 2021 era di 4.509 euro. Nel 2023 Rossi percepirà 8.021 euro al mese mentre dal 2024, il prossimo sindaco di Brindisi guadagnerà 9.660 euro.

«Ci sarà – spiega l’assessore al Bilancio, Francesco Saponaro – un adeguamento pluriennale interamente coperto dal fondo statale. Non ci sono implicazioni per il nostro bilancio. Problemi sarebbero potuti sorgere solo qualora avessimo deciso di anticipare già al 2022 le indennità previste dal 2024; in quel caso ci sarebbe voluta una delibera di giunta per impegnare le somme. Ma rispettando gli incrementi al 45% nel 2022 ed al 68% nel 2023, il maggiore delta verrà coperto integralmente dal fondo statale». Saponaro ha rinunciato all’indennità di assessore e conferma che non percepirà un euro fino alla fine del suo mandato. I suoi colleghi ed il presidente del consiglio, invece, passeranno da 2.705 euro a 4.110 nel 2022, a 4.813 nel 2023 fino a raggiungere i 5.796 euro nel 2024. Il vicesindaco, invece, a pieno regime arriverà a percepire 7.245 euro lordi al mese. Non male.

Anche i consiglieri comunali, a cascata, troveranno soddisfazione. Nella nota di chiarimento ricevuta da Anci, infatti, viene specificato che il compenso massimo mensile percepibile da un consigliere è pari ad un quarto dell’indennità del sindaco. Ciò significa che anche i gettoni di presenza per le partecipazioni alle commissioni ed ai consigli comunali aumenteranno del 114%. Attualmente il gettone per i consiglieri brindisini è fissato a 32,54 euro. Ma dirigente ai Servizi finanziari e assessore al Bilancio peroreranno la causa dell’abbattimento del 15% dei costi del consiglio comunale, così come previsto nel Piano pluriennale di riequilibrio economico-finanziario varato nel gennaio del 2020. Un taglio mai applicato, ma che dovrà essere necessariamente effettuato nelle prossime settimane: «Dobbiamo aggiornare il Piano di riequilibrio ma lasceremo invariato il taglio del 15% dei costi dei gettoni: crediamo sia opportuno attuarlo. Per questo, assieme al dirigente chiederò al presidente del consiglio una riduzione del 15% del gettone di presenza. Su quella cifra decurtata, poi, si applicherà l’incremento coperto dal fondo statale».