Quarta: “Rossi ne inventa un’altra: no al turismo sulla costa. Per i brindisini prevista solo povertà”
BRINDISI – Per venti anni ho formato il personale di animazione dei villaggi turistici in tutta Italia. Sono stato anche direttore di struttura turistica. Insomma, ho potuto osservare da vicino l’impatto che tali strutture ricettive generano sui territori. Ho sempre sognato che anche il litorale brindisino, un giorno, potesse diventare turistico. I 13 chilometri di costa a nord di Brindisi rappresentano l’unico tratto dell’intero territorio salentino sul quale non è stato possibile generare ricchezza per la città. Esistono centinaia di strutture ricettive in Italia che nascono in perfetta compatibilità con gli ambienti naturali che le ospitano, esaltando l’incanto del paesaggio. La possibilità offerta dalla Ministra per il Sud Mara Carfagna, compulsata meritoriamente dall’onorevole Mauro D’Attis, di riqualificare la nostra costa mediante il Contratto istituzionale di sviluppo costituisce l’occasione propizia per far decollare finalmente il turismo a Brindisi. Davanti a tutto questo, però, bisogna scontrarsi con le solite resistenze ideologiche del sindaco Rossi, che si affretta a chiarire che non saranno accettati «villaggi turistici o amenità di questo tipo». Una frase che, oltre a denotare una mancata conoscenza dell’industria turistica, conferma la visione bucolica di città di questa amministrazione, intenta a coltivare povertà e slogan buoni per ogni stagione, come quello dell’università. Non si vuole lo sviluppo industriale ma al contempo non si vuole neppure quello turistico, perché il sindaco e il suo assessore al Turismo dovrebbero spiegare ai brindisini, provando a non ridere mentre lo fanno, come immaginano di cambiare il volto della città puntando su qualche piccolo albergo qua e là nelle mura cittadine. E dovrebbe spiegare ai brindisini perché in tutte le città di successo turistico, dove evidentemente – stando ai criteri dei nostri amministratori – non capiscono nulla, i grandi gruppi investono in campagna o sul mare con resort di alta gamma perfettamente sostenibili a livello ambientale. Ma soprattutto, Rossi dovrebbe spiegare ai brindisini cosa ha fatto in quattro anni per attrezzare urbanisticamente la città per trasformarla in turistica. Perché è risaputo che i successi di realtà limitrofe derivano dalle scelte urbanistiche di amministratori coraggiosi e lungimiranti. Qualità che questa amministrazione ha dimostrato di non possedere. Una qualità, però, bisogna riconoscerla, ovvero il pudore, dimostrato nascondendo in un cassetto il Dpp, del quale essi stessi si vergognano.
Questa amministrazione non va assolutamente rieletta, ed i brindisini lo hanno capito fin troppo bene.
Gianluca Quarta, Consigliere comunale di Forza Italia Brindisi