BRINDISI – Nonostante i vari appelli pubblici rivolti dal Pd e dal sindaco Rossi al Movimento 5 Stelle per raggiungere un accordo, le due parti restano molto distanti. Gli approcci nelle ultime settimane non sono mancati, a partire dalle elezioni provinciali quando è stata garantita ai Cinquestelle l’elezione di un loro candidato in consiglio provinciale; offerta poi rifiutata. Ogni tentativo, però, è stato vano perché le visioni di sviluppo della città sono agli antipodi. Questo discorso non vale tanto per il consigliere comunale del M5S, Paolo Antonio Le Grazie, che sarebbe propenso ad un’intesa, seguendo la linea degli onorevoli pentastellati Giovanni Luca Aresta e Valentina Palmisano. L’inconciliabilità riguarda piuttosto il capogruppo del M5S, Gianluca Serra, e la consigliera comunale Tiziana Motolese, supportati dalla sottosegretaria alla Giustizia, Anna Macina.
Le ultime nette prese di posizione del sindaco Rossi su porto ed Edison hanno infatti rafforzato le convinzioni di Serra e Motolese rispetto ad una incomunicabilità con Rossi. M5S, Sinistra Italiana e Progressisti per Brindisi faranno un passo in avanti verso il Pd e la coalizione solo se il candidato sindaco per le elezioni del prossimo anno non sarà Riccardo Rossi. Questa la posizione ufficiale che verrà mantenuta ferma fino alla fine, anche se non è da escludere che dal nazionale e dal regionale si proverà a forzare la mano per chiudere l’accordo politico tra le parti. In quel caso, molto probabilmente, la lista del M5S non vedrà la presenza di Serra e Motolese.
D’altronde, poiché Rossi ha dimostrato di non essere disposto a fare passi indietro sulle sue battaglie, sarebbe difficile per i consiglieri pentastellati spiegare ai cittadini retromarce su Edison, sulle opere portuali, sullo sviluppo della zona industriale, sulla gestione del settore urbanistica, sulle contrade, sui servizi sociali. Tutti temi dove il M5S ha assunto posizioni opposte rispetto a Rossi. Ma ciò che maggiormente i grillini contestano alla giunta è il modus operandi utilizzato, con l’assenza di una co-pianificazione sul Documento programmatico preliminare e con l’adozione di provvedimenti ritenuti dalle opposizioni illegittimi, che sarebbero dovuti passare, comunque, da una concertazione ampia in quanto riguardanti temi importanti per la città.
In mancanza di forti segnali di discontinuità rispetto all’attuale guida della città, pertanto, la piattaforma politica composta da SI, M5S e Progressisti per Brindisi non sosterrà la corsa di Riccardo Rossi nella prossima tornata elettorale. Un punto di caduta, forse, potrebbe essere rappresentato dalle primarie di coalizione. Ma al momento non è in agenda.