BRINDISI – Il Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi incassa l’ennesima sconfitta, ma soprattutto è costretto ad un brusco risveglio dal delirio di onnipotenza che spesso lo pervade. Lo scorso 1 ottobre 2021, infatti, ero stato proprio io a segnalare al Prefetto ed agli organi di informazione che Rossi aveva dato vita ad un “atto non conforme alla legge”. Da Presidente della Provincia, infatti, aveva permesso a se stesso – ma questa volta in veste di sindaco del capoluogo – di utilizzare il segretario generale della Provincia Maurizio Salvatore Moscara anche come dirigente ai servizi sociali del Comune di Brindisi. Il tutto, nonostante il nuovo ordinamento degli enti locali stabilisce che il segretario generale non è più contemplato nel novero dei dirigenti dell’ente locale. E comunque in casi eccezionali avrebbe potuto assumere un incarico dirigenziale solo presso l’ente presso cui è segretario generale.
Ebbene, a distanza di qualche mese il sindaco Rossi è stato costretto ad emettere un decreto sindacale con cui sospende il dott. Moscara dalle sue funzioni di dirigente ai servizi sociali a seguito dell’avvio di un procedimento disciplinare del Ministero dell’Interno nei confronti dello stesso Moscara. Il tutto, proprio a seguito dell’incarico ricevuto dal Comune di Brindisi.
Il fatto grave è che il primo cittadino di Brindisi non ha inteso chiedere scusa ai brindisini per questa ennesima “scivolata”, le cui conseguenze sono ancora poco note, visto che non è chiaro se i provvedimenti sottoscritti da Moscara fino ad oggi sono validi o meno.
Del resto, che Rossi abbia scambiato l’ente locale per casa sua è ben noto. Si va avanti da anni con scelte assunte nel ristretto gruppo di potere che lo attornia e sono stati eliminati tutti i processi di partecipazione democratica.
Ovviamente arriverà il momento in cui i cittadini, all’interno delle urne elettorali, presenteranno il conto a Rossi ed alla sua maggioranza.
Lino Luperti – ex Assessore all’Urbanistica del Comune di Brindisi