A2A verserà al Comune 150.000 euro l’anno per il trattamento di rifiuti stradali e alghe
BRINDISI – Nel maggio del 2021 i vertici di a2a presentarono ai capigruppo in Consiglio comunale il progetto di un impianto per il trattamento dei rifiuti provenienti dallo spazzamento stradale e dalla pulizia degli arenili dai depositi di alghe. A distanza di nove mesi giunge la firma di un protocollo d’intesa tra Ager, Comune di Brindisi ed a2a per incardinare l’iter per la realizzazione in tempi stretti dell’impianto all’interno dell’area dove insiste la centrale elettrica della società. Un investimento da 5,1 milioni di euro che va nel solco dell’economia circolare. La capacità di trattamento è tarata sulle 11 t/h di media annue, un dato che fece storcere il naso all’Adoc, la quale nei mesi scorsi sostenne che «secondo i dati storici, la raccolta media mensile riconducibile alle attività di spazzamento non giustifica un impianto da 11 t/h».
Le ricadute positive per il Comune, seppure modeste, saranno molteplici. In primo luogo è previsto l’impiego di 5 unità lavorative per turno. In secondo luogo i rifiuti conferiti presso l’impianto contribuiranno al calcolo della differenziata. Infine, l’ente potrà incamerare 5 euro per ogni tonnellata trattata come compensazione ambientale. Ciò significa che, secondo le stime dell’ente, a pieno regime si potrà registrare un introito pari a circa 150.000 euro l’anno. In via residuale vi è poi da sottolineare come il recupero della sabbia mista a rifiuti consentirà un reimpiego finalizzato al rallentamento dell’erosione costiera.
Nonostante quasi tutte le forze politiche abbiano apprezzato la mission dell’investimento, in questi mesi si sono levate voci critiche rispetto alla circostanza che si sia cambiata idea rispetto alla destinazione d’uso di quell’area. Sia nel precedente Dpp che nel programma elettorale di Riccardo Rossi, infatti, era prevista la dismissione della centrale ed il riutilizzo degli spazi al servizio di attività retroportuali.
Tornando alle politiche di gestione dei rifiuti, il Comune, seguendo gli indirizzi di Ager ed Anci, ha contestualmente candidato al bando del Mite (a valere sui fondi del Pnrr) alcuni progetti che potrebbero finalmente introdurre anche a Brindisi la tariffa puntuale, ovvero il pagamento della Tari in base alla effettiva produzione di rifiuto pro capite. In particolare, l’idea è quella di realizzare un centro di raccolta di 7.000 mq e dieci siti per le isole ecologiche intelligenti e di acquistare mastelli e carrellati intelligenti dotati di microchip.