Licenziamento ex Gse, la nota dei lavoratori
BRINDISI – L’azienda Gse ha rappresentato sul territorio brindisino per almeno due decenni un punto di riferimento per le aziende del settore aeronautico, adoperando forza lavoro di notevole esperienza e professionalità. Come si è giunti, dunque, alla lettera di licenziamento per 81 lavoratori? In una lettera di denuncia, gli ex Gse ricostruiscono le tappe del disastro sociale, attribuendo responsabilità a DCM srl e DAR srl, entrambe società nel perimetro del Gruppo DEMA spa.
«Non è stato rispettato l’impegno all’assunzione – espongono i lavoratori – garantito individualmente per iscritto dalla DAR srl. Si sta compiendo sotto gli occhi di tutti la squallida operazione di smembramento della ex GSE Industria Aeronautica srl, falcidiando circa la metà della platea storica dei 225 dipendenti. Nell’ambito della procedura fallimentare che ha coinvolto proprio la GSE, quest’ultima veniva aggiudicata con ordinanza del giudice fallimentare del 27.12.17 ad un prezzo pari ad € 3.600.000,00 dall’unica società offerente, la DCM S.r.l. (costituita solo poco prima, in data 18.12.2017, con capitale sociale di € 10.000,00 di cui venivano versati solo € 2.800,00). Contestualmente nasceva la DAR srl – con sede legale in Napoli – a cui si cedeva il ramo d’azienda produttivo e circa la metà del personale ex GSE, senza l’effettiva osservanza dei criteri normativamente imposti (anzianità di servizio, carichi di famiglia, specializzazione professionale) circa la scelta e selezione delle unità da trasferire. Ai dipendenti non trasferiti rimaneva la magra consolazione dell’impegno all’assunzione, ad oggi tuttavia rimasto lettera morta. Nelle more, gli stessi sono stati dapprima posti da DCM in cassaintegrazione guadagni straordinaria e ora licenziati».
«Nei programmi originari – proseguono gli ex Gse – la DAR srl avrebbe dovuto attuare iniziative di efficientamento e ripristino della redditività delle commesse produttive in portafoglio con i clienti Strata, Leonardo e Boeing (tutti ereditati dalla GSE); avrebbe dovuto perseguire obiettivi di accrescimento di capacità e competenze delle risorse attraverso percorsi di formazione continua; avrebbe dovuto impegnarsi irrevocabilmente a concedere un diritto di preferenza della durata di 24 mesi in favore di personale dipendente DCM, opportunamente riqualificato. Ebbene, nulla di tutto ciò si è verificato, con grave pregiudizio per i lavoratori ex Gse parcheggiati in DCM. È evidente che sono stati inadempiuti tutti gli obblighi assunti nel gennaio 2018 con le organizzazioni sindacali ed individualmente con i lavoratori della DCM srl rispetto al passaggio in DAR srl dell’intera platea storica degli ex GSE srl. Tutto questo percorso anomalo solleva dei forti sospetti sulla legittimità del disegno sottostante all’originaria acquisizione dell’azienda dal Fallimento GSE».
«Non resta che la battaglia giudiziaria – concludono – in sede civilistica (in proposito, pende già un contenzioso dinanzi al tribunale di Brindisi sezione Lavoro ed a breve verranno impugnati i licenziamenti) ma, soprattutto, porteremo a conoscenza della Procura della Repubblica le eventuali nefandezze commesse da registi ed attori di questa vicenda».