BRINDISI – Proseguono i disagi per gli utenti. Riuscire a parlare con un operatore del centralino dell’Asl appare un’impresa per pochi. Eclatante è il caso di Francesco Viva, che dopo aver riscontrato la propria positività a seguito di un tampone al quale si era sottoposto in farmacia, dopo alcuni giorni di quarantena ha provato a contattare gli operatori del centralino per comprendere come comportarsi. Il servizio per le segnalazioni Covid è attivo dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 17. Così, alle ore 15 l’utente ha chiamato il numero indicato ed è risultato il quinto nella lista. Ciononostante, la voce elettronica ha da subito fissato un tempo di attesa di 68 minuti, che poi si è dilatato fino a superare le ore 17, orario dopo il quale, puntualmente, non ha risposto nessuno. Vano è stato anche il tentativo di inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica segnalato dalla voce elettronica.
Dalla Asl fanno sapere che sono coscienti del problema e dei disagi arrecati all’utenza. Una situazione – dicono – determinata dall’abnorme numero di telefonate, che crea un bug nel software. Nonostante l’utente venisse indicato come il quinto nella lista d’attesa, infatti, tali informazioni rese sono da considerarsi non veritiere e frutto di problemi da sovraccarico che mandano in tilt il sistema. Per tali ragioni dalla Asl chiedono agli utenti di utilizzare il servizio solo se strettamente necessario e di contattare prioritariamente il medico di base, che è l’unico deputato a prenotare il tampone una volta terminato il periodo di quarantena prefissato in base al livello raggiunto dal singolo individuo nel ciclo vaccinale e dalla sintomatologia manifestata.
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