BRINDISI – Il Consiglio provinciale di Brindisi, riunitosi in data odierna, ha approvato tutti i punti iscritti all’ordine del giorno, provvedendo a convalidare i consiglieri eletti a seguito della consultazione elettorale di secondo grado del 18 dicembre u.s. e alla surroga del consigliere Giuseppe Bagnulo, decaduto dalla carica di consigliere comunale di Ostuni, con il consigliere Luciano Cavaliere, primo dei non eletti della lista “Fratelli d’Italia. Successivamente è stato approvato con 9 voti favorevoli e 4 astenuti il piano di razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie della Provincia di Brindisi, art. 20 d.lgs 175/2016, confermando i percorsi già avviati negli anni precedenti e gli indirizzi politico-istituzionali per ogni partecipazione dell’Ente Provincia a società o consorzi. La maggioranza ha consolidato così due importanti impegni: uno a favore della società Santa Teresa, preservando i servizi in house e i livelli occupazionali previsti, l’altro a favore della Stp per la sua trasformazione in società in house.
Prima della conclusione dell’assise consiliare, il presidente Riccardo Rossi ha, in maniera chiara, inequivoca e trasparente, ufficializzato la nomina del consigliere provinciale e sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, come vicepresidente della Provincia, e ha annunciato che formalizzerà tra qualche giorno, il tempo necessario per approvare il decreto di nomina del vicepresidente, le proprie dimissioni dalla carica di Presidente dell’Ente, che diventeranno effettive dopo 20 giorni. E lo stesso presidente ha spiegato le motivazioni, già note da varie settimane “Faccio l’augurio di buon lavoro – ha dichiarato il presidente Rossi – a tutti consiglieri provinciali. Si apre una fase importante con il PNRR, una fase di raccordo tra la l’istituzione Provincia e il territorio nella sua totalità. Tanti piccoli comuni infatti, non sono in grado di affrontare le sfide del PNRR e il compito della Provincia sarà quello di raccordare tutte queste progettualità e bandi pubblici che nasceranno proprio con il PNRR. Lascio la presidenza intanto perché mancano pochi mesi alla scadenza naturale del mio mandato e con questa mia decisione si potrà così riallineare il percorso del consiglio provinciale, che parte oggi, con quello della presidenza, senza che tra sei mesi ci sia l’interruzione dell’iter con la elezione del nuovo presidente. E’ meglio pertanto anticipare i tempi in modo da avere un riallineamento tra i due organi, presidenza e consiglio, non attuabile con la normativa in vigore. Tra poco, quindi, ci sarà l’elezione del nuovo presidente e a questo punto il percorso burocratico e amministrativo del consiglio provinciale sarà più semplice”.