BRINDISI – Da oggi il dormitorio non è più affare della Brindisi Multiservizi, che ne curava servizi come la guardiania tra malintesi con il Comune e alcuni accordi scritti sull’acqua. Serpeggia malumore all’interno della partecipata, alla quale in precedenza era stato anche sottratto l’affidamento del servizio di rimozione coatta dei veicoli. Ma l’Amministrazione ha deciso di cambiare pagina, sfruttando i finanziamenti provenienti dalla linea Fse-Pon Inclusione (750.000 euro) che per un anno consentiranno l’introduzione delle seguenti attività tese a favorire l’indipendenza di chi è a rischio sfruttamento nei campi e non ha un posto dove dormire: monitoraggio degli ingressi degli ospiti attraverso un registro e un gabbiotto per la vigilanza h24; supporto ai sanitari per l’effettuazione dei controlli anti-Covid; accompagnamento all’inclusione sociale e legale; formazione e stimolo all’autoimprenditorialità mediante elargizione di microcredito; pagamento dei primi mesi di canone ai proprietari di appartamenti o strutture ricettive che dovessero affittarli agli immigrati.
Il progetto sarà gestito da una Rti di cooperative sociali composta dalla Solerin (già coinvolta nella gestione del Cag del Paradiso), dalla Homa (il cui ceo è Carlo Monticelli, ex coordinatore dell’Uds) e la Elpendù di Mola di Bari. La project manager sarà Antonella D’Alicandro.
L’affidamento in questione sarà un ponte in vista della attuazione del più ampio progetto della “Casa delle culture”, che sarà realizzata attraverso un altro finanziamento da 1,6 mln ottenuto dal Pon Legalità e che prevederà la ristrutturazione di alcuni immobili contermini il dormitorio creando spazi di aggregazione sociale, aree per l’attività sportiva e laboratori per attività culturali e formative.