BRINDISI – “C’è un ingiustificato sentimento anti-industrialista, che rischia di travolgere lavoratori e ricchezza regionale. Basti pensare che abbiamo, tanto per cominciare, 100 aziende con oltre 20 milioni di fatturato ciascuno, che avrebbero bisogno di attenzione e sostegno continuo. Per sollecitare il Governo regionale, abbiamo deciso di attivare un ciclo di audizioni con le imprese pugliesi, supportati dall’Università di Bari e dai sindacati di categoria”.
Lo dichiara il presidente della Commissione Bilancio e programmazione Fabiano Amati, al termine dell’audizione dei rappresentanti sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e dei rappresentanti del CESIM-Università di Bari.
“Sulla base di una richiesta specifica dei sindacati di categoria di Brindisi e grazie al supporto tecnico e conoscitivo dell’Università di Bari convocheremo nelle prossime settimane singole commissioni per singole questioni industriali, così da fornire elementi utili a sostegno del sistema produttivo industriale.
Tra le questioni aperte per le quali è urgente un approfondimento abbiamo registrato: Acciaierie Italia e il suo indotto, Sanofi, Enel Gas, Jindal Films, Dema, il Leonardo di Grottaglie, il progetto del Polo dell’idrogeno, Edison, A2A , Chemgas, le Zes.
Gli stessi sindacati, parlando però solo di Brindisi, hanno sottolineato la bontà e l’utilità dell’utilizzo dei fondi europei nel favorire scelte industriali che hanno confermato la stessa Brindisi quale luogo destinato ad importanti impianti produttivi, pur in un processo di innovazione, e con il mantenimento e il consolidamento dei livelli occupazionali.
Per quel che riguarda Taranto, invece, è emersa la grave difficoltà dell’indotto di Acciaierie Italia che ha accumulato crediti fino a 62 milioni di euro.
In questa situazione delicata si registra invece il paradosso per cui alcune aziende sono pronte ad investire risorse private ma ancora una volta si scontrano con lungaggini e problemi autorizzativi da parte della pubblica amministrazione. La soluzione suggerita dal prof. Pirro dell’Università di Bari è la strutturazione di un gruppo di lavoro che focalizzi le criticità, apra un confronto con le grandi industria e proponga soluzioni, nella logica di mercato naturalmente, supportate dall’autorevolezza dell’Ente Regione.
La Commissione che presiedo è dunque pronta a occuparsi delle questioni emerse oggi e di tutte le altre che eventualmente dovessero essere segnalate nelle prossime settimane”.