Ospedali di comunità, Amati: “Ritardi burocratici attirano critiche ingiuste su Emiliano. Sveliamo ritardi per aiutare Giunta. Il caso Latiano”
LATIANO – “I ritardi burocratici sugli Ospedali di comunità pugliesi mortificano la domanda di salute dei cittadini e attirano critiche ingiuste sul Governo regionale. Il nostro compito è dunque svelare i ritardi, così da aiutare il Presidente Emiliano a calibrare al meglio i suoi interventi risolutivi: i cittadini, infatti, non conoscono le burocrazie ma gli amministratori che eleggono.
Spero che siano completati al più presto gli atti tecnici necessari, evitando attività soprassessorie elusive del potere di disporre, come purtroppo sta accadendo nel caso dell’Ospedale di comunità di Latiano. E il tutto in un periodo in cui si promette una rete diffusa di Ospedali di comunità in nome del Pnrr”.
Lo dichiara il consigliere regionale della Puglia Fabiano Amati al termine dell’audizione del dirigente Lerario relativamente all’assenza delle autorizzazioni necessarie per la nascita dell’Ospedale di comunità di Latiano.
“È la solita storia della burocrazia che si attorciglia in lungaggini procedimentali e in valutazioni che spesso si affacciano nella valutazione politica.
Il caso Latiano è emblematico. In quella città esiste una bellissima struttura storica, il Pio Istituto Caterina Scazzeri, già ristrutturata e che il Comune ha messo a disposizione della Asl a titolo gratuito. L’intento è farlo diventare un servizio di assistenza sanitaria territoriale, un Ospedale di comunità appunto. Servono solo pochi lavori di adeguamento, quelli per un sistema efficiente di areazione e per l’impianto dei gas medicali, tanto per rendere l’idea. La struttura ha un potenziale di 14 posti letto e rientrerebbe in un progetto di assistenza di prossimità che vede la provincia di Brindisi prima nella Regione. Da giugno è stata presentata dalla Asl di Brindisi agli uffici regionali la richiesta di autorizzazione, ma ancora oggi ci è stato spiegato che l’intervento di Latiano sarebbe subordinato a una delibera d’indirizzo, non ancora predisposta, sulla rete territoriale prossima e futura.
Ma c’è di più: sino a qualche settimana fa sembrava che servisse solo una dichiarazione della Asl di Brindisi in materia di risorse economiche e umane a disposizione, regolarmente inviata, ma oggi apprendiamo invece che serve un atto d’indirizzo di livello programmatorio.
Un procedimento che chiaramente allungherà i tempi per garantire alla comunità di Latiano questo importante presidio di prossimità sanitaria. Ci siamo riaggiornati alla Commissione già prevista per il 13 dicembre, al fine di verificare tutti gli auspicabili passi in avanti. È tutto questo perché non è giusto che i politici, e nel caso specifico i componenti del governo regionale, possano subire critiche per mere lungaggini della burocrazia.
Ricordo che senza fondi Pnrr sono stati infatti realizzati, a partire dal 1999, gli Ospedali di comunità di Cisternino, Ceglie Messapica, Fasano, Mesagne e San Pietro Vernotico. E inoltre è in fase di conclusione lavori l’Ospedale di comunità di San Pancrazio Salentino, mentre si aspetta il finanziamento dei lavori per adeguare il già autorizzato Ospedale di comunità del Di Summa di Brindisi”.