BRINDISI – Dal report di Save the Children emerge un dato che già da solo spiega le difficoltà del Mezzogiorno nell’affrontare il presente e il futuro.
“In Sicilia, Puglia, Calabria e Campania – si legge – i giovani 30-34enni laureati, nel 2020, erano intorno al 20%, 1 su 5, mentre in regioni come Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Umbria erano circa 1 su 3.
Se si analizzano i percorsi di studi per le differenti regioni e si confronta il dato del 2020 con quello del 2013, emerge un trend di crescita dei laureati molto più pronunciato al Centro-nord (dal 25 al 31,5% di giovani con titolo terziario) rispetto alle regioni del Sud, dove l’incremento è stato limitato, in media, dal 19 al 22% (in Puglia è addirittura diminuito di 1 punto)”.
Quindi, mentre al Centro-nord i laureati, in 8 anni, sono cresciuti del 6%, in Puglia sono diminuiti dell’1%, scavando un solco che è un’ipoteca sulle sfide dei nostri territori legate alla qualità delle risorse umane a disposizione.
Un decremento che preoccupa anche in vista dei 15 mln disponibili per Brindisi per trasformare parte del Centro in una cittadella universitaria, la quale – alle condizioni date – rischia di rimanere sotto-utilizzata.