BRINDISI – Nota del parlamentare pugliese di Forza Italia, l’on Mauro D’Attis.
“Quello che sta accadendo su Intel è la fiera delle inesattezze. L’azienda non sta cercando un sito in Puglia, ma in Europa, e in questa ricerca ha chiesto al governo italiano di fare delle proposte. Ergo, il Mise ha chiamato a raccolta le Regioni, chiedendo loro di formulare proposte serie e fattibili di aree idonee all’insediamento del sito produttivo. L’area, infatti, deve avere delle caratteristiche precise, tra cui una superficie di circa 4 milioni di metri quadri, vicina (ma non troppo, per evitare vibrazioni) ad un aeroporto ed un collegamento ferroviario, in zona con agevolazioni fiscali e a rischio sismico pari a zero. Ora, la Regione Puglia, come tutte le altre Regioni e le grandi città, dovrebbe sottoporre al governo italiano la sua “rosa” di siti che corrispondano a quanto richiesto.
In questi giorni è emerso che la Regione, probabilmente con una modalità poco trasparente, sta pensando di candidare due aree che corrispondono alle province di Bari e di Lecce, fermo restando che questo è ciò che si apprende dalla stampa e non dalla voce ufficiale del presidente della Giunta che farebbe bene a chiarirlo formalmente. Se la Provincia e il Comune di Brindisi, assieme agli attori istituzionali principali (area di sviluppo industriale, autorità portuale, camera di commercio, associazioni di categoria) hanno una proposta da fare, possono trasmetterla. Io la sosterrò e mi impegno a portarla all’attenzione del vice ministro dello sviluppo economico, Pichetto Fratin, con cui ho già parlato perché si sta occupando della questione, che provvederà ad inserirla come abbiamo condiviso, ove naturalmente fosse la Regione a non volerla considerare. Perciò, se vogliamo giocare la partita con rigore, dobbiamo chiarire la situazione di partenza: non è la Puglia che si sta “candidando”, è Intel che cerca un sito in diverse nazioni. Noi possiamo e dobbiamo fare la nostra parte, esattamente come stanno facendo tutte le Regioni d’Italia”.