BRINDISI – Lunedì 18 ottobre 2021 presso il palasport di Brindisi “PalaPentassuglia” si è svolto l’incontro di basket valido per la CHAMPIONS LEAGUE tra le compagini HAPPY CASA BRINDISI vs U/BANCA TRANSILVANIA CLUJ NAPOCA; atteso il risultato sfavorevole per la squadra casalinga, al termine della gara, gli ospiti si attardavano sul parquet per festeggiare.
La festosità del momento suscitava il dissenso di “una parte” della tifoseria brindisina che rispondeva con urla e fischi. In tale contesto, mentre un cestista statunitense di colore del CLUJ NAPOCA era intento a rilasciare un’intervista televisiva, un tifoso brindisino si rivolgeva all’atleta profferendo più volte al suo indirizzo una frase in vernacolo locale dal seguente tenore: “HAI FINITO DI FARE LA SCIMMIA?”.
L’episodio, discriminatorio e a sfondo razziale, non passava inosservato al personale Digos e all’operatore della Polizia Scientifica ivi presenti che si adoperavano immediatamente per documentare il fatto-reato e contrastare il fenomeno dell’incitamento all’odio, sempre spregevole e incivile.
La sequenza delle offese, immortalata nelle riprese audio-video, e le successive indagini, consentivano di addivenire alla esatta identificazione del tifoso brindisino responsabile del comportamento illegale.
Trattasi di F.B., di anni 44, che è stato deferito all’A.G. ai sensi dell’art. 1, lettera a) della legge n. 205/93 e sottoposto, altresì, a D.A.Spo. della durata di anni 5 (cinque) con obbligo di firma, durante lo svolgimento dell’incontro sportivo casalingo, per la durata di sei mesi. Soggetto, peraltro, recidivo perché sottoposto, nell’anno 2017, già a provvedimento D.A.Spo per la durata di anni 1.
Spesso questo genere di reati, suscita nella vittima che li subisce un senso di “debolezza” e di impotenza che la porta a non reagire, a non denunciare. I reati discriminatori, perciò, il più delle volte tendono a rimanere sommersi ed implementano il fenomeno dell’under-reporting. Il Questore, che ha emesso il provvedimento interdittivo, si augura che ciò possa servire ad evitare che episodi del genere si ripetano in futuro.
Comunicato Questura di Brindisi