BRINDISI – Diffidate dagli eroi.
Netflix ci ha raccontato in maniera formidabile le vite di due figure contraddittorie come quelle di Vincenzo Muccioli e Pino Maniaci condotte sullo strettissimo crinale che separa la santificazione dalla deplorazione. Ascese e cadute mitiche che hanno segnato la storia della provincia italiana.
L’insegnamento più grande che si può trarre è che bisogna metterci il corpo se si vuole fare la differenza in qualche modo. Il presidio fisico del territorio, il corpo a corpo quotidiano per strappare un centimetro all’avversario, che sia la droga o la mafia, sono strumenti efficaci che stimolano in maniera straordinaria gli anticorpi delle comunità. Il clamore, la partecipazione generosa dei cittadini a questi progetti (la comunità di San Patrignano e la televisione TeleJato), d’altronde, dimostrano che c’è voglia di cittadinanza attiva: bisogna solo trovare il clic. L’intuito e l’energia vitale di Muccioli e Maniaci hanno consentito di azionare un’onda di positività che nessuna ombra collaterale al loro operato potrà oscurare.
È stato bello vedere che la gente crede nel giornalismo locale, che ha grande fame di abbracciare battaglie per migliorare la qualità della vita della propria città. Certo, quello di TaleJato è un caso limite perché è una tv che tratta un tema come la Mafia in una terra come la Sicilia: un argomento estremamente suggestivo che fa grande presa sui siciliani.
Ed è vero pure che il successo di Maniaci è stato costruito nel corso dei lustri precedenti, quando c’erano una visione e un’attenzione meno globali, meno incentrate su temi interplanetari (vedi ambiente e diritti civili) e più orientate verso quello che accade nei dintorni del proprio appartamento. Ma questo non spiega tutto, perché fenomeni come quello dei No-Tap certificano la sopravvivenza di una cittadinanza attiva che continua ad occuparsi di presidiare il proprio territorio. Mettendoci il corpo. Forse sbagliando tutto, ma certamente la classe politica dovrebbe prendere spunto e riflettere su queste forme di cittadinanza militante attraverso cui si chiede di occupare piazze e spazi fisici invece che occupare solo fogli di giornale mediante vacui comunicati stampa.