Enipower sul mercato? Sindacati in stato di agitazione
BRINDISI – Abbiamo appreso dalla Stampa la volontà dei vertici Eni di mettere sul mercato la sua controllata Enipower, società che produce energia elettrica di nuova generazione con impianti in tutta Italia tecnologicamente avanzati, compreso l’impianto esistente nel Petrolchimico di Brindisi.
Fermo restando ancora una volta lo sconcerto per la modalità con cui a tutti i livelli apprendiamo la notizia, in barba a tutti i protocolli delle Relazioni Industriali compreso l’ultimo protocollo “Insieme” sottoscritto proprio con Eni, siamo sorpresi di come una Società che fa della transizione energetica la sua missione principale voglia privarsi di una controllata che negli ultimi anni ha prodotto lauti profitti per Eni attraverso l’impegno, la professionalità e l’abnegazione di tutto il personale.
Intravediamo in questa operazione l’ennesimo tentativo da parte di Eni di “fare cassa” esclusivamente ai danni dei lavoratori: al di là di ogni rassicurazione che presto o tardi arriverà della Società dopo la conclusione di questi “affari” a rimetterci sul piano economico e sul piano occupazionale saranno unicamente i lavoratori.
Saranno inevitabili e drammatiche le ricadute sul nostro territorio già martoriato e che sconta pesanti vertenze sulla decarbonizzazione della Centrale Enel di Cerano, la vendita della Sanofi Aventis, una serie di crisi aziendali legate ai settori tessili ed altre ancora.
Non vorremmo trovarci nella situazione già vissuta qualche anno addietro con il tentativo, non molto celato, della vendita di Versalis sempre da parte di Eni ad un Fondo finanziario che ha come unico obiettivo il profitto.
Inoltre i Cicli Combinati Enipower di Brindisi oltre ad essere produttivi ed efficienti reggono un sistema elettrico nazionale e soprattutto danno stabilità alla complessa rete elettrica del Petrolchimico di Brindisi servendo sia Energia elettrica che vapore anche alle società co-insediate.
Per queste ragioni appresa la notizia tutti i lavoratori del nostro sistema industriale esprimono forte preoccupazione per la poca chiarezza dell’operazione.
Le Segreterie Territoriali di Filctem, Femca e Uiltec di Brindisi, in uno con la RSU di Enipower, chiedono un incontro urgente con i Vertici aziendali. Se dall’incontro non emergeranno notizie rassicuranti saremo costretti a dichiarare lo Stato di Agitazione con ulteriori azioni di lotta.
La RSU Enipower Brindisi
Le Segreterie Territoriali di Brindisi
Filctem – Femca – Uiltec