Copianificazione territoriale per definire gli strumenti urbanistici con il varo dei PGT 4.0
BRINDISI – In Puglia il 2 agosto 2013 (nr.1435) la Giunta adottava il PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale) approvato poi DGR n.176 del 16 febbraio 2015, ossia la sua “CARTA COSTITUZIONALE DELL’URBANISTICA o meglio del “GOVERNO DEL TERRITORIO”
NULLA SARA’ PIU’ COME PRIMA poiché vengono sanciti nuovi principi e finalità
E’ un documento complesso ma in tre punti (dalle Norme Tecniche di Attuazione) è racchiusa la sua essenza:
• Il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) è piano paesaggistico ai sensi degli artt. 135 e 143 del Codice, con specifiche funzioni di piano territoriale ai sensi dell’art. 1 della L.r. 7 ottobre 2009, n. 20 “Norme per la pianificazione paesaggistica”. Esso è rivolto a tutti i soggetti, pubblici e privati, e, in particolare, agli enti competenti in materia di programmazione, pianificazione e gestione del territorio e del paesaggio.
• Il PPTR persegue le finalità di tutela e valorizzazione, nonché di recupero e riqualificazione dei paesaggi di Puglia, in attuazione dell’art. 1 della L.R. 7 ottobre 2009, n. 20 ” Norme per la pianificazione paesaggistica” e del D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del Paesaggio” e successive modifiche e integrazioni (di seguito denominato Codice), nonché in coerenza con le attribuzioni di cui all’articolo 117 della Costituzione, e conformemente ai principi di cui all’articolo 9 della Costituzione ed alla Convenzione Europea sul Paesaggio adottata a Firenze il 20 ottobre 2000, ratificata con L. 9 gennaio 2006, n. 14.
• Il PPTR persegue, in particolare, la promozione e la realizzazione di uno sviluppo socioeconomico autosostenibile e durevole e di un uso consapevole del territorio regionale, anche attraverso la conservazione ed il recupero degli aspetti e dei caratteri peculiari dell’identità sociale, culturale e ambientale, la tutela della biodiversità, la realizzazione di nuovi valori paesaggistici integrati, coerenti e rispondenti a criteri di qualità e sostenibilità
Il PPTR prima di essere approvato fu oggetto di ampie discussioni con gli stakeholders, le associazioni, i tecnici e soprattutto con i cittadini, con numerose iniziative e nella stesura finale tenne conto di molte osservazioni.
Sostanzialmente veniva acclarato il principio fondamentale che la pianificazione del singolo comune deve integrarsi con quella dei comuni limitrofi con un respiro provinciale e regionale e che tutti i comuni potevano fare osservazioni al PPTR prima della definitiva approvazione e comunque dovevano adeguare i loro PUG esistenti o di nuova stesura.
Purtroppo la stragrande maggioranza dei comuni non ha adeguato i suoi strumenti urbanistici e quindi la discrezionalità burocratica/politica regna sovrana, rallentando o facendo perdere opportunità di investimenti pubblici e privati.
La pianificazione urbanistica è fondamentale per il governo di un territorio e consentirne uno sviluppo economico armonico, rispettoso in primis delle esigenze dell’uomo e poi della salvaguardia di tutto quello che la storia ci ha consegnato. La legislazione Nazionale vigente fa principalmente riferimento al DM 1444/68 che è vecchio di oltre 50 anni ed ha avuto un ruolo fondamentale negli anni della crescita espansiva dei paesi e delle città italiane, ha una forte impostazione “quantitativa e limitativa” figlia degli anni in cui era predominante la cultura dello spingere le città verso una crescita espansiva. È evidente, pertanto, una forte contraddizione nei termini rispetto alle esigenze attuali di regolazione dello sviluppo urbano moderno, improntato su principi di riduzione del consumo di suolo e di rigenerazione del patrimonio edilizio esistente.
Viviamo un mondo globale informatizzato e lo sviluppo economico, il welfare e le esigenze abitative cambiano in maniera repentina; non è pensabile rimanere ancorati a vecchi retaggi legislativi e culturali e spesso quando si arriva alla approvazione del PUG, magari dopo 10 anni, è già vecchio. Si è presi da grande fervore da problemi e questioni dettate dall’ordinario ma abbiamo bisogno di futuro!
Dobbiamo pensare al PGT (Piano Governo Territorio) 4.0 che significa avere strumentazione urbanistica digitalizzata nei suoi processi, semplice e intuitiva con relative procedure da velocizzare, semplificare e reingegnerizzare! Il cittadino/imprenditore/investitore del mondo per sapere cosa può realizzare deve poterlo fare senza chiedere appuntamento al funzionario – che deve chiedere al dirigente – che deve chiedere all’assessore – che deve chiedere al Sindaco – che deve passare dalla Commissione per andare in Consiglio Comunale! Tutto ciò è anacronistico!!!
CHIEDIAMO l’istituzione dell’UFFICIO di PIANO STRATEGICO A SCALA PROVINCIALE finalizzato innanzitutto a fare il punto sullo stato della strumentazione urbanistica dei singoli comuni, poiché vi sono ancora comuni con il PDF degli anni settanta, e definire poi un cronoprogramma delle attività dei singoli comuni per arrivare tutti insieme, attraverso la COPIANIFICAZIONE TERRITORIALE, ai PUG che ci piace definire PGT 4.0.
Il sistema Confindustriale ed Ance danno la loro disponibilità a fornire un valido contributo mettendo a disposizione competenze/professionalità e, se richiesto, anche a coordinare i lavori dell’ufficio di piano strategico.
Vogliamo pensare che tutti i 20 comuni della provincia di Brindisi riescano ad avere una strumentazione urbanistica condivisa, che dia una valida direttrice di sviluppo ed in questo la citta di Brindisi ha e deve avere un ruolo fondamentale. Brindisi è una città bellissima e baciata dalla fortuna geografica per avere un Porto che può essere nevralgico per i traffici del Mediterraneo, ha una estesa retroportualità industriale che può consentire lo sviluppo di filiere di produzione, ha un importante settore industriale che deve continuare a produrre (logicamente nel rispetto dell’ambiente e del territorio), ha il collegamento ferroviario per il trasporto delle merci, ha la costa Nord con un mare fantastico e raggiungibile da complanari, ha un aeroporto praticamente di vicinato.
Pertanto è del tutto evidente che la pianificazione urbanistica di Brindisi deve fungere da direttrice a tutti i comuni della provincia.
Chiederemo alla Regione Puglia di dare un valido supporto a questa iniziativa attraverso i propri uffici delegando un funzionario all’Ufficio di Piano Strategico. Vogliamo proporre questa best-practice alle altre province della regione Puglia.
La digitalizzazione può favorire questo processo e potremmo avere la GOOGLE MAPS PGT 4.0 PUGLIA dove cliccare ed avere tutte le informazioni urbanistiche edilizie!
Utopia? NO, NOI CI CREDIAMO!!!
Siamo fortemente legati ed amiamo questo territorio, crediamo nelle sue potenzialità, vogliamo anche noi vivere in un ambiente sano ed ecosostenibile, quindi chiediamo una co-pianificazione urbanistica che consenta il governo del nostro territorio per perseguire con coraggio e creatività lo sviluppo e la crescita economica e civile.
Lo dobbiamo alle nuove generazioni.
Comunicato Ance Brindisi