“Brindisi ha il suo lato squallido”: su Lonely Planet descrizione non proprio edificante. Taveri: “L’autrice è qui proprio per una revisione”
BRINDISI – Ieri abbiamo riportato le entusiastiche parole spese dalla giornalista di Lonely Planet Cinzia Rando in favore di Brindisi. Leggendo la descrizione della città sulla famosa rivista, però, non c’è molto da entusiasmarsi.
“Come tutti i porti, Brindisi – si legge – ha il suo lato (“seamy”) squallido (?), ma è anche sorprendentemente lento e mite, in particolare lungo il Corso Garibaldi, fiancheggiato da palme, che collega il porto alla stazione ferroviaria, e la passeggiata che si estende lungo l’interessante lungomare.
La città era la fine dell’antica via romana Via Appia, lungo la cui lunghezza arrancavano stanchi legionari e pellegrini, crociati e commercianti, tutti diretti in Grecia e nel Vicino Oriente. In questi giorni poco è cambiato, tranne che i pellegrini di Brindisi sono ora in cerca di sole piuttosto che di anime.
I punti salienti di un soggiorno in città includono il Tempio di San Giovanni al Sepolcro (un’affascinante chiesa normanna del XII secolo) e il museo archeologico provinciale di Brindisi con un tesoro di sculture in bronzo ellenistiche greche”.
L’assessore Taveri, in risposta a chi ha rilevato tale dissonanza, ha spiegato che “l’autrice è stata qui in questi giorni proprio per una revisione”. Non resta che attendere.