BRINDISI – L’ennesima sfiammata della torcia all’interno del Petrolchimico continua a destare preoccupazione. Le circostanze dell’accensione del dispositivo di sicurezza non si conoscono e per questo attendiamo spiegazioni ufficiali da parte della società Versalis Eni Group e le risultanze dei rilievi sulla qualità dell’aria di Arpa Puglia. Siamo convinti che non sia più rinviabile una seria discussione con tutti gli attori in campo, istituzionali e non solo, che ponga al centro la riconversione della produzione mediante investimenti in tecnologie eco-compatibili e sostenibili così come sono previsti in altri stabilimenti simili in Italia. È innegabile che le condizioni politiche e le risorse, con il programma Green Deal europeo e il piano nazionale di ripresa e resilienza, ci siano tutte. Crediamo che un piano di investimenti per una riconversione produttiva in chimica verde garantirà anche il futuro lavorativo, prioritario come la tutela dell’ambiente, dello stabilimento poiché la produzione basata su derivati del petrolio avrà fine o comunque non sarà più conveniente in termini economici.
Su questa sfida, anche culturale, sempre più urgente ci auguriamo una concreta e lungimirante disponibilità dell’azienda ed una ampia coesione tra le forze politiche e sociali della città perché l’obiettivo della transizione ecologica sia vissuto da protagonisti anche a Brindisi.
Comunicato PD Brindisi