Rosa Marina, deferiti titolari di stabilimento balneare: “Grave azione di deterioramento dell’ecosistema dunale”
OSTUNI – L’Arma dei Carabinieri, con le sue componenti Territoriale, Forestale e Tutela del Lavoro, prosegue nei controlli sulle attività produttive e commerciali sul territorio provinciale, e nel periodo estivo soprattutto nelle zone costiere, a garanzia del rispetto delle norme ambientali, di regolamentazione del lavoro dipendente, dell’igiene e prevenzione da epidemia virale da CoViD-19.
Nell’ambito di uno di tali controlli coordinati e pianificati, i Carabinieri Forestali della Stazione di Ostuni hanno accertato che, a ridosso di uno stabilimento balneare in località Rosa Marina, c’erano i segni recenti di taglio ed eliminazione della tipica vegetazione a “macchia mediterranea” che ricopre le dune del litorale, e che ne assicura la stabilità.
La vegetazione era stata rimossa in due zone, per una superficie complessiva di circa 300 metri quadri, presumibilmente per ricavare spazi nella disponibilità dello stabilimento; i Militari hanno proceduto immediatamente ad apporvi i sigilli.
Per il taglio di vegetazione non vi era, naturalmente, alcuna autorizzazione, né poteva esservi, essendo i boschi e la fascia costiera entro i 300 metri dalla battigia sottoposti a vincolo paesaggistico, ai sensi del “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, nonché del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale.
Per questa grave azione di deterioramento del delicato ecosistema dunale, che un tempo cingeva quasi tutta la costa brindisina, e che oggi si presenta frammentato e ridotto, soprattutto a causa di abusi per lo sfruttamento turistico, sono state deferite alla Procura della Repubblica di Brindisi, in concorso di reato, due persone, amministratori e titolari dello stabilimento balneare.
Ai due imprenditori sono stati contestati i reati di deturpamento di bellezze naturali, ai sensi dell’ art. 734 del Codice Penale, nonché del combinato disposto degli art. 142 e 146 del richiamato “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” (decreto legislativo n. 42 del 2004), per aver operato una rilevante trasformazione dei luoghi vincolati senza esservi autorizzati.
Oltre alla denuncia penale, ai trasgressori è stata anche comminata una multa (sanzione amministrativa), per taglio di vegetazione boschiva in assenza della prescritta autorizzazione della Regione (Regolamento n. 19 del 2017).
I Carabinieri della Stazione Territoriale di Ostuni e del Nucleo Ispettorato Lavoro hanno invece provveduto, rispettivamente, ad accertare violazioni alle norme “anti-COVID” (decreto-legge n. 18 del 2020), e dell’ igiene (decreto legislativo n. 193 del 2007) e dei rapporti di impiego (legge n. 248 del 2006).