Le grandi navi della Marina militare fuori dal porto interno: interlocuzione avviata con l’ammiraglio Vitiello
BRINDISI – Bisognerà aggiornarsi per capire quale soluzione tecnica adottare per dare avvio alla realizzazione dei nuovi accosti di Sant’Apollinare. La visita del viceministro Bellanova a Brindisi è stata interlocutoria, senza spunti di particolare interesse. Quello che c’è da sapere l’ha ribadito il presidente dell’Authority Patroni Griffi, che: ha ricordato che le opere vanno appaltate entro il 2024 pena la perdita dei finanziamenti; ha ribadito le intenzioni in merito al Punto franco di Capobianco, che dovrà accogliere manifatturiero sotto-banchina, i cui investimenti andranno intercettati con l’ausilio di Cassa Deposti e Prestiti, e che beneficerà – almeno, quella è la volontà – di un collegamento ferroviario; ha prospettato la volontà condivisa con l’ammiraglio Vitiello di spostare le servitù militari in un’area che nascerà con le nuove opere portuali così da potervi ivi allocare le navi di maggiore stazza.
Dopo quattro anni persi appresso a polemiche e intoppi burocratici, si spera che tutto ciò possa realmente essere realizzato, possibilmente in questa era geologica.