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Saponaro sul caso Jindal
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Saponaro sul caso Jindal

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BRINDISI – I Sindacati di Categoria, con la RSU di Fabbrica, Confindustria e la Società Jindal chiedono aiuto alla politica per il ritardi da parte della Regione Puglia sul Finanziamento richiesto per l ampliamento dello Stabilimento di Brindisi con nuove linee di produzione.

Immediatamente qualche Politico ha offerto il proprio aiuto dinanzi alla possibilità come è stato denunciato della possibile non competitività di Jindal.

Noi crediamo che Jindal debba spiegare tante cose alla Città, debba fare chiarezza e verità su come ha operato dopo essere stata beneficiata di un Primo Finanziamento che ha portato la Società a un consolidamento importante dei propri assetti produttivi.

Jindal dovrebbe spiegare quanto occupazione stabile ha garantito dopo il primo finanziamento, quanto precariato, quanti ragazzi utilizzati nelle varie produzione con contratti di apprendistato o di Progetti Giovani addirittura finanziati, quanti ancora sono stati all’interno dello Stabilimento in produzione contrattualizzati da una nota Società di Lavoro Interinale e dopo tre quattro anni di assiduo lavoro esplusi dal ciclo produttivo giustificando l interruzione del rapporto di lavoro come una decisione della Societa Interinale.

Si formano, si utilizzano per quattro anni giovani e poi si mandano via una strategia che lascia pensare, gettando nella disperazione chi per anni ha dato il massimo dell impegno e dedizione sul lavoro.

Quante opportunità sono state offerte alla città, a fronte del primo finanziamento avuto, si è operato a una consolidata ormai ereditarietà del posto del lavoro con assunzione interne con figli o parenti dei dipendenti, scelta che è sicuramente nelle politiche di una Società Privata ma contestabile se si fa nel mentre si ha un finanziamento pubblico, soldi di tutti i cittadini contribuenti.

Quanto ha investito Jindal in sucurezza, quali sono i dati della sicurezza visto alcune notizie allarmanti che trapelano dallo stabilimento.

Jindal chiede aiuto ma sino a poco tempo fa era chiusa a riccio, è sembrata per tanti meta irragiungibile anche solo per inviare un curriculum.

Non siano i ritardi della Regione pretesti di politiche di ridimensionamento come il gruppo Jindal ha già fatto in altre zone del Paese.

Jindal sia parte integrante nel tessuto sociale ed economico della città, rispetti il territorio e le Aziende di questa città nell’indotto indispensabile al raggiungimento di importanti obbiettivi.

Jindal troverà sicuramente l’appoggio delle Istutuzioni, della Politica, ma operi per dare opportunità vere, non precariato, non speranze ma certezze.

IL SEGRETARIO GENERALE CONFINTESA BRINDISI

SAPONARO ERCOLE