Home Editoriale “Non ti piscio se no ti lavo, non ti sputo se no ti profumo, non ti cago se no ti inciprio”
“Non ti piscio se no ti lavo, non ti sputo se no ti profumo, non ti cago se no ti inciprio”
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“Non ti piscio se no ti lavo, non ti sputo se no ti profumo, non ti cago se no ti inciprio”

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BRINDISI – In sottofondo il pensiero che guida questa avventura amministrativa resta questo: niente affari con il diavolo, che a quanto pare sta un po’ dappertutto stando ai rigidi standard valutativi dei nostri condottieri.

Fatta eccezione per Enel con la quale si flirta parecchio, per il resto i rapporti sono mediamente tiepidi e ogni azione di questa Amministrazione dà la sensazione di essere intrisa di un’ideologia ingombrante che sa di naftalina: gli israeliani non li vogliamo (e nemmeno loro ci vogliono stando alle tappe del recente tour pugliese effettuato dall’ambasciatore israeliano tra le quali non è rientrata Brindisi, che pure avrebbe un porto potenzialmente appetibile per lo Stato d’Israele), con Tap/Snam parlateci voi del governo che noi non non vogliamo contaminarci, con Edison invece ci parli Amati e si faccia realizzare un bombolone sotto casa sua, con Eni Versalis ci discutiamo ma meglio farlo nei tribunali, il dialogo con l’ente portuale è inutile tanto qua comandiamo noi e un’opera si realizza solo se ci implorate di concedervi questa regalìa. Ah, e i drogati lontano dalla gestione pubblica (!), che noi nemmeno li candidiamo (?); confinateli nell’Alfonsino, almeno finché non andiamo a espugnarlo noi.

Un fan del personaggio Cetto La Qualunque quale è il Sindaco ricorderà sicuramente lo sketch nel quale l’improbabile politico recitato da Antonio Albanese dichiarava con senso di superiorità: “De Santis: io non ti sputo perché se no ti profumo, non ti piscio se no ti lavo e non ti cago se no ti inciprio”. Ecco, più o meno.