Home Politica La sentenza del Consiglio di Stato sull’ex Ilva fa interrogare sul caso Rossi-Versalis
La sentenza del Consiglio di Stato sull’ex Ilva fa interrogare sul caso Rossi-Versalis
0

La sentenza del Consiglio di Stato sull’ex Ilva fa interrogare sul caso Rossi-Versalis

0

BRINDISI – La sentenza del Consiglio di Stato sull’ex Ilva fissa un paletto importante rispetto ai poteri dei sindaci come massima autorità sanitaria locale nei casi di immissioni di fumi o miasmi da parte delle industrie.

Se l’impianto è sottoposto ad A.I.A., infatti, secondo il Consiglio di Stato il Sindaco non può emanare un’ordinanza contingibile e urgente semplicemente quando ricorrano i requisiti degli art. 50 e 54 del Tuel; intervengono ulteriori gradi di separazione.

Prima, infatti, è necessario compulsare il Ministero della Transizione Ecologica, al quale è attribuita la competenza sugli interventi in materia ambientale, e devono sussistere: l’inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie e la comprovata inidoneità degli altri rimedi predisposti dall’ordinamento. Il potere del Sindaco, pertanto, in queste fattispecie ne esce ridimensionato e si staglia sullo sfondo come estremamente residuale.

Il principio enucleato, come intuibile, potenzialmente interessa anche Brindisi; si ricorderà che il Sindaco Rossi sospese con un’ordinanza sindacale l’attività dell’impianto di Eni Versalis. Ecco, la domanda è: poteva farlo alla luce di quanto statuito dal Consiglio di Stato?