La Regione autorizza un progetto di un privato sulla litoranea, il Comune lo boccia e rilancia. Niccoli: “Il privato non può, il pubblico sì. Non ho parole”
BRINDISI – Il privato non passa. E non è la prima volta. Lì dove il Sindaco ha preannunciato di voler realizzare una spiaggia e una pineta pubblica, aveva deciso di investire un privato, che aveva ottenuto un nulla-osta dalla sezione Demanio della Regione per la concessione a tempo determinato dell’area per l’apposizione di strutture precarie destinate a chiosco-bar e servizi accessori.
L’ufficio Urbanistica del Comune, come detto, ha però bocciato il progetto. L’area, come spiega l’ufficio, è tipizzata dal Prg come zona aeroportuale militare e quindi assoggettata a una serie di vincoli. Quei terreni, spiega sempre lente comunale, non sarebbero qualificati come “aree a servizio” e pertanto il progetto non sarebbe conforme al Prg. In conclusione, la nota dell’Urbanistica specifica che “qualsiasi attività a servizio della balneazione, trattandosi nello specifico di area costituita da arenile posta in adiacenza alla dividente demaniale marittima, soggiace alla normativa vigente regionale (Legge 11/1999) che nel caso in esame non trova applicazione per quanto sopra richiamato”.
Sull’argomento interviene nuovamente il segretario provinciale di Idea, Claudio Niccoli, che afferma: “Non ho parole: come si può bocciare un progetto di un privato – motivando la bocciatura con argomentazioni e prescrizioni che mettono finanche in pericolo l’esistenza degli altri stabilimenti balneari – e contestualmente propagandare che il Comune sullo stesso lido farà una spiaggia pubblica con pineta? Ci chiediamo perché ciò che non è permesso al privato è permesso al pubblico, perché dalla nota dell’ufficio Urbanistica non si comprende la ragione. Mi auguro comunque che chi è preposto a garantire i diritti dei cittadini provveda ad effettuare le opportune verifiche a difesa della legalità e della libertà d’impresa”.