Il PD: “Da città particolare a città in cui investire”. Brindisi cambia volto e adesso ha una persona competente che possa venderne le bellezze
BRINDISI – “Da ‘città particolare’ a città in cui investire. Questa notizia (dell’interesse del magnate De Picciotto, ndr) ripaga del lavoro senza sosta che questa Amministrazione comunale sta facendo per accrescere l’attrattività e la credibilità di Brindisi e dei brindisini. Sino a qualche anno fa tanti investitori si tenevano volutamente lontano dalla nostra città, oggi invece con un clima diverso pensano di investire proprio qui e lo vogliono fare in grande. Un segnale di fiducia molto importante…”.
Questo il commento scritto sulla pagina Facebook del PD di Brindisi. In effetti l’arrivo dell’assessore Taveri si è rivelato una manna per questa Amministrazione sonnacchiosa e ha fatto registrare un deciso cambio di passo nel settore del marketing territoriale. Si vocifera che sia stata proprio Emma Taveri a contattare il banchiere italo-svizzero, rimasto a quanto pare soddisfatto delle potenzialità della città, che continua a cambiare – seppure lentamente – il suo volto. Soprattutto nel rapporto con il mare. Perché dopo la riqualificazione del Lungomare Regina Margherita e la nuova veste dei lungomare Millo e Vespucci, si sono riconquistati nuovi affacci come l’area di Deposito Catene e del Bosco del Tommaseo, ed altri ci si appresta a recuperarne.
L’ostello della gioventù, il collegio del Tommaseo e poi la nuova spiaggia di Cala Materdomini, il castello Alfonsino, lungo un percorso da mille e una notte che può attrarre turisti e richiamare investitori. E ancora l’ammissibilità del progetto di recupero del Capannone Montecatini e di riqualificazione delle Sciabiche, i progetti presentati per il miglioramento della viabilità nel quartiere Sciaia, il sogno (svanito?) del Cis per dare nuovo impulso alla litoranea, l’attenzione per lo straordinario parco di Punta del Serrone. Tutti segnali di una città dalle infinite risorse che vuole giocarsi le sue carte nei campi dell’attrazione turistica e del miglioramento della qualità della vita.
La città si vende da sola, nonostante i distastri degli amministratori locali. Adesso che si è finalmente messa la persona giusta al posto giusto, forse si può davvero pensare di vedere restituita a Brindisi l’attenzione che merita.