Comune pasticcione: niente diga per il murales. Il progetto “Brindisea” trasloca in via Spalato

BRINDISI – L’Amministrazione Rossi si è caratterizzata per un modus operandi da furia francese e ritirata spagnola. Adesso ne ha compiuta un’altra. Fino a ieri, infatti, è andata avanti come un carro armato sull’idea di realizzare sulla diga di Punta Riso un murales – attraverso la candidatura a finanziamento regionale – nonostante dall’Autorità portuale avessero fatto notare che non era stata richiesta alcuna autorizzazione preliminare ai proprietari dell’area (cioè l’ente portuale), ci fosse già un progetto in ballo in quel sito (quello di Paolo Taurino che aveva ottenuto i permessi) e non fossero state richieste e ottenute le autorizzazioni degli altri enti coinvolti.

Poi nella giornata di ieri è intervenuto un rinsavimento con consequenziale ravvedimento formalizzato tramite delibera di Giunta: il murales – se finanziato – sarà realizzato in via Sapalto, non più sulla diga. L’autorizzazione da parte del Comando della Marina Militare, in questo caso, è stata già incassata.

L’opera che il Comune candiderà è quella di Diego Quarta, la cui proposta (pensata per la diga come si evince dalla relazione tecnica) si intitola “Brindisea”, ha un costo di realizzazione pari a 14.000 euro e prevede la realizzazione della scritta Brindisea Porta d’Oriente in bianco e azzurro con effetto onde.