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Un centro migranti al posto del 118, la denuncia di Oggiano
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Un centro migranti al posto del 118, la denuncia di Oggiano

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BRINDISI – L’Amministrazione comunale continua imperterrita nella sua sciagurata azione politico amministrativa nel perseguire obiettivi e priorità lontani dai reali bisogni dei brindisini e scollegati dalla realtà.

Pensavamo che il messaggio chiaro dei cittadini residenti del quartiere Casale, Paradiso e zone marine a nord della costa (con oltre 2500 firme raccolte, di contrarietà all’iniziativa, oltre due anni fa) fosse bastato per fermare una decisione quanto meno discutibile (volendo utilizzare un eufemismo) dell’Amministrazione Comunale che voleva, come pervicacemente tutt’ora vuole, trasformare la ex delegazione comunale del Casale in un centro accoglienza extracomunitari minori non accompagnati. Eppure, così come denunciai in Consiglio Comunale, il numero dei migranti minori non accompagnati in carico al Comune di Brindisi non giustificava, come tutt’ora non giustifica, l’intervento in questione (infatti ad oggi abbiamo pochissimi ragazzi ricoverati presso varie strutture di accoglienza dislocate sul territorio regionale e non solo) e che avremmo dovuto accogliere altri migranti di altri territori così come puntualmente successo: è di qualche giorno fa la riunione in Prefettura che ci comunica l’arrivo di 80 minori extracomunitari non accompagnati provenienti dagli ultimi sbarchi di migranti a Lampedusa ricoverati presso il CAS di Restinco in quarantena covid per poi essere presi in carico dal Comune di Brindisi!

Brindisi ha già dato ampia dimostrazione di essere una comunità inclusiva ed accogliente, dallo sbarco degli albanesi all’attivazione già di diversi SPRAR con nuclei familiari di extracomunitari ricoverati presso strutture in Città, come anche la presenza del dormitorio per extracomunitari di via prov.le S. Vito, e a nessuno sarà consentito di derubricare la vicenda attuale in “razzismo”! Al contrario questa Amministrazione Comunale sta giustificando l’investimento nella ex delegazione comunale del Casale sfruttando lo stato di emergenza e di bisogno di minori stranieri non accompagnati (tra l’altro non del nostro territorio) con una mercificazione utile solo alla cooperativa che sarà incaricata di gestire la struttura in questione!

Con l’aggravante che la postazione del 118 presente tutt’ora nella ex delegazione comunale viene “sfrattata” senza che la ASL e per essa il responsabile del servizio 118 siano stati informati; faccio presente che tale postazione da quando si è insediata (circa 5 anni) ha salvato numerose vite umane della zona asservita (Casale, Paradiso e zone marine a nord della costa) grazie alla tempestività di intervento (basta chiedere i dati degli interventi alla ASL per rendersene conto).

La cosa gravissima è che nel giro di qualche settimana la postazione del 118 in questione, se non ci saranno soluzioni alternative logistiche, attraverso l’individuazione di altri locali compatibili nelle zona attualmente asservita dal punto di vista tecnico e sanitario, verrà riportata nel centro direzionale 118 dell’ex ospedale Di Summa, con tutte le criticità che ciò comporterà in termini di tempistica d’intervento in caso di soccorso; il tutto a danno dei cittadini!

   Eppure il sindaco Riccardo Rossi in campagna elettorale e durante l’esposizione nel primo Consiglio Comunale di insediamento del 10 agosto 2018 delle “Linee programmatiche ai sensi degli artt. 42, comma 3, e 46, comma 3, del D.lgs. 267/2000 e ss.mm.ii.” testualmente dichiarava di “voler istituire i Comitati di quartiere dotando ogni quartiere della Città di un luogo ove ci possa riunire (le ex delegazioni comunali per l’appunto) e discutere dei problemi della Città e del quartiere…L’ennesima promessa da marinaio del sindaco Rossi andata nel dimenticatoio ai danni dai cittadini.

Massimiliano Oggiano

Capogruppo Fratelli d’Italia

Vicepresidente del Consiglio Comunale di Brindisi