Street art alla diga, Taurino diffida il Comune: “Iniziativa abusiva, si tratta di plagio. Ottenute tutte le autorizzazioni per DigArt”
BRINDISI – Formulo la presente nella qualità di amministratore e legale rappresentante della Società Zeroottotreuno S.r.l. per significare quanto segue.
Fortemente deluso, nonostante l’impegno, la dedizione e la cura prestata da questa società, già da alcuni anni a questa parte, nella realizzazione e promozione del progetto di riqualificazione artistica attraverso il recupero di siti, aree e edifici dislocati per la città mediante la realizzazione di opere permanenti e interventi artistici di Street Art, peraltro, ben noto a Codesta Amministrazione Comunale, nonché agli altri enti che ci leggono per conoscenza, apprendo dalla stampa locale che il Comune di Brindisi in data 17.05.2021 con delibera n. 126/2021 ha approvato l’avviso pubblico finalizzato ad acquisire manifestazioni di interesse per la selezione di una proposta da candidare al programma “Sthar Lab – Street Art”, finanziato nell’ambito del Por Puglia 2014-2020 – Asse VI – “Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali” – Azione 6.7 – “Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale, candidandosi esso stesso alla presentazione di una propria proposta progettuale per la successiva fase di valutazione e ammissione a finanziamento, avente ad oggetto la realizzazione di murales nella parte interna della Diga di Punta Riso.
Peccato però che, già nel lontano 2014, il progetto odiernamente sbandierato come “proprio” dal Comune di Brindisi (e vieppiù avente il medesimo obiettivo di rendere nota l’opera murale in concomitanza con la regata Brindisi – Corfù), sia stato motivo di richiesta, da parte della esponente Zeroottotreuno Srl. al Comune di Brindisi, dell’autorizzazione paesaggistica all’uso della Diga di Punta Riso per l’evento “DigArt” ovvero il progetto concepito da questa società per concretizzare la più grande opera di street art al mondo e nel contempo dare visibilità a livello internazionale alla città di Brindisi, valorizzando l’annuale evento della regata Brindisi –Corfù.
Ed è certo ed inconfutabile, infatti, che questa società, oltre ad aver ideato, ha portato avanti, nel corso degli anni, il progetto “DigArt”, peraltro presentato anche alla Bit di Milano nel 2015, conseguendo via via, autorizzazioni e pareri favorevoli all’utilizzo dei luoghi destinati, secondo il progetto, a divenire la “Galleria d’Arte a Cielo e a Mare aperto più grande del mondo”.
Tra l’altro, l’attento sviluppo del suddetto progetto (per nulla figlio dell’approssimazione e soprattutto dell’improvvisazione, come sembrerebbe perlomeno connotare l’altrui, inaccettabile, iniziativa) emerge chiaramente dall’impegno profuso per anni e dalla cura dei particolari, come anche la realizzazione di apposite brochures sul tema.
D’altra parte, vale sottolineare e ribadire che un progetto della portata di quello in esame non nasce dall’oggi al domani, ma richiede un complessa e laboriosa fase preparatoria e istruttoria della quale la Zeroottotreuno Srl. se ne è occupata negli anni, procurandosi diligentemente le necessarie autorizzazioni e pareri favorevoli dagli enti pubblici preposti. A riguardo già si è detto della autorizzazione paesaggistica rilasciata proprio dal Comune di Brindisi. Ed inoltre, non può andar tralasciato di considerare che questa società, già a suo tempo, riceveva altresì dall’allora Autorità Portuale di Brindisi l’autorizzazione all’utilizzo della diga di Punta Riso per i motivi innanzi esposti.
Pertanto, suscita non poca perplessità il progetto che avrebbe intenzione di presentare il Comune di Brindisi anche sotto il profilo del possesso delle dovute e necessarie autorizzazioni per la realizzazione delle opere in questione che, a tutto voler considerare, anche laddove dovessero emergere, comunque sarebbero successive a quelle di cui è già titolare la Zeroottotreuno Srl. ad ulteriore dimostrazione, ove fosse davvero necessario, della assoluta e preminente titolarità da parte di questa società del progetto volto alla realizzazione di opere di Street Art lungo la Diga di Punta Riso.
Ricostruita la vicenda in esame nei termini corretti, è di tutta evidenza che l’iniziativa assunta dal Comune di Brindisi, consistente nel presentare un progetto per la realizzazione di opere di street art nella parte interna della Diga di Punta Riso, costituisce un palese plagio laddove come tale non può non definirsi l’iniziativa assunta dall’Amministrazione comunale che spaccia per propria, abusivamente, un’opera che sua non è, e che non ha in alcun modo contribuito a creare.
Ebbene, la paternità del progetto DigArt è indubitabilmente della scrivente società che ne reclama l’esclusivo e pieno diritto d’autore, stante l’originalità, la creatività e la novità dell’opera, siccome innanzi illustrato e come sarà, eventualmente, ampiamente documentato nelle sedi competenti ove verrà esercitata la tutela dei propri diritti.
Tanto premesso e considerato, la presente per diffidare Codesta Amministrazione Comunale dal riprodurre illegittimamente la opera dell’ingegno della cui proprietà intellettuale è titolare la Zeroottotreuno s.r.l., a fini commerciali e per qualsiasi altro utilizzo, con l’espresso avvertimento che, in difetto, si adirà l’Autorità Giudiziaria nelle competenti sedi civili, penali e amministrative per la tutela dei propri diritti nonché per il risarcimento dei danni tutti patrimoniali e non.
Zeroottotreuno s.r.l.
L’Amministratore
Paolo Taurino