BRINDISI – Il porto di Brindisi è una risorsa fondamentale per lo sviluppo economico di un territorio che va oltre i confini amministrativi della provincia di Brindisi. Una infrastruttura così importante e al contempo complessa nelle sue articolazioni, merita un’attenzione particolare nonché considerazione e lungimiranza nelle scelte da attuare, superando la contingenza. Per questo consideriamo irrinunciabile il confronto ma siamo convinti che il dibattito debba avvenire nelle sedi istituzionali deputate, per valutare serenamente le divergenze e approfondire eventuali soluzioni. È innegabile che gli investimenti infrastrutturali in ambito portuale abbiano ricadute economiche, sulla città di Brindisi in primis, rigenerando tutto il ciclo economico. Per questo non è più procrastinabile la realizzazione di quelle opere che, seppur con percorsi amministrativi farraginosi, hanno scontato l’iter autorizzativo come il pontile a briccole o gli accosti di Sant’Apollinare. L’assemblea degli iscritti del circolo cittadino del Partito Democratico, nel documento approvato in un’apposita riunione e condiviso successivamente con tutti i gruppi di maggioranza, aveva inteso evidenziare l’esigenza di altri potenziali investimenti in ambito portuale quali la trasformazione di una parte dell’ex capannone Montecatini in terminal crociere, la bonifica dell’ex deposito POL con la destinazione di quelle aree, per esempio, a cantieristica navale e la valorizzazione del sito archeologico di Punta delle Terrare. Consideriamo altrettanto fondamentale che nel porto interno si sviluppi e si consolidi un’economia che miri alla nautica da diporto, all’ormeggio di yacht e navi da crociera di dimensioni contenute per incrementare una filiera turistica esclusiva e di livello. In coerenza con tale visione abbiamo anche partecipato al bando del Ministero delle infrastrutture finanziato con fondi del Programma azione e coesione per la realizzazione di un percorso cittadino e della riqualificazione del water front che interagisce con aree portuali e siamo impegnati nel progetto Themis in qualità di Comune attuatore della misura per una strategia del turismo locale. Siamo consapevoli, oltretutto, che tra le opere strategiche finalizzate alla crescita del porto non si possa rinunciare, oltre alle nuove banchine, ai dragaggi per raggiungere un’altezza dei fondali tali da non precludere possibili ingressi di navi di ultima generazione che necessitano di importante pescaggio. È pacifico comunque che gli attuali fondali non escludono lo sviluppo e l’attrazione di ulteriore traffico navale, su cui bisogna continuare ad insistere. In queste settimane nella commissione urbanistica si è incardinata la discussione sul documento programmatico preliminare al Piano Urbanistico Generale caratterizzato dall’audizione di enti coinvolti nella pianificazione territoriale. Stanno emergendo diversi spunti di riflessione nonché contributi che il consiglio comunale avrà il dovere di approfondire ed eventualmente integrare nel DPP, così come già anticipato dal Sindaco in un’intervista.
Per questo consideriamo le polemiche e i conflitti che vanno oltre il normale confronto dialettico e travalicano in insulti e strumentalità, un danno per tutta la comunità. Auspichiamo che si possa ritrovare la necessaria serenità per un dibattito civile che individui più soluzioni e crei meno divisioni, prescindendo dai personalismi che comportano unicamente un inutile spreco di energie. Preferiamo dedicare il nostro impegno alla risoluzione dei tanti problemi che affliggono la nostra comunità e siamo aperti a chiunque vorrà partecipare e condividere con noi questo percorso.
Partito Democratico di Brindisi