BRINDISI – L’incessante e continua attività di prevenzione e repressione dei reati in genere e il capillare controllo del territorio per contrastare le violazioni della normativa anti covid da parte dell’UPGSP della Questura di Brindisi, ancora una volta ha permesso agli uomini delle Volanti di denunciare in stato di libertà due pregiudicati brindisini protagonisti di altrettanti episodi verificatisi nel corso della mattinata di ieri.
Intorno alle 11,00 un cittadino che si trovava nel parcheggio antistante l’Ospedale “Perrino” di Brindisi ha segnalato di essersi imbattuto in un individuo con il quale aveva avuto un alterco al termine del quale era stato minacciato di morte. L’immediato intervento di due pattuglie dell’UPGSP ha permesso di individuare e identificare E.O. (classe 1988) pregiudicato di Brindisi residente a Tuturano, quale autore delle minacce. Lo stesso giovane era stato denunciato a piede libero per il reato di “minacce aggravate”.
Poco più tardi un altro episodio ha visto impegnati gli uomini delle Volanti che sono intervenuti quando molte telefonate giunte sulla linea di emergenza hanno segnalato un uomo al volante di una Mercedes di colore grigio che dopo aver seminato il panico per le strade del centro città si era spostato a grande velocità verso la periferia. L’intervento congiunto di più equipaggi delle Volanti della Questura e del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce ha permesso di individuare il giovane nel quartiere Sant’Elia dove, durante la sua folle corsa, aveva urtato e danneggiato sette auto parcheggiate lungo via Mantegna. Successivamente si era diretto verso viale Caravaggio dove era stato accerchiato e bloccato dai poliziotti. Inutile il tentativo di darsi alla fuga dopo aver abbandonato l’auto da parte del conducente della Mercedes in quanto il giovane, L.D. (classe 1983) già noto agli Uffici di Polizia, veniva fermato dopo poche decine di metri. Sul posto è intervenuto anche personale della Polizia Locale di Brindisi per i rilievi del caso. I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che L.D. da tempo è seguito dai medici del reparto di Psichiatria dell’Ospedale Perrino di Brindisi e guidava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e per questo veniva denunciato in stato di libertà.