La droga si combatte con battaglie culturali come quella di Nando Marino, non con interrogazioni parlamentari di comodo
BRINDISI – L’ipocrisia regna sovrana. L’onorevole del PD Pagano sta portando avanti la sua crociata contro il rappresentante istituzionale brindisino (presunto) drogato perché dice – su Il 7 Magazine – che bisogna dare seguito alle campagne di sensibilizzazione contro la droga anche fornendo buoni esempi. Di Napoli rilancia chiedendo che gli amministratori pubblici si sottopongano al test antidroga. Bene, bello. E molto ipocrita. Perché le battaglie contro la droga si combattono culturalmente, quotidianamente, sul campo, non certo chiedendo la destituzione di un rappresentante istituzionale accostato a una fazione politica avversa.
Nel novembre del 2019 scrissi un articolo stigmatizzando un episodio che vide protagonista qualche spettatore (tifoso sarebbe troppo) presente nella curva del basket. In breve: nel corso di una partita di Champions League nella quale furono invitati centinaia di ragazzini delle varie scuole pugliesi si levarono cori inneggianti l’utilizzo della cocaina. Mi arrivarono minacce pesanti da parte di alcuni tifosi, fui costretto a informare la Questura senza comunque procedere con delle denunce. Quasi nessuno prese sul serio la denuncia, anzi, fui accusato di lesa maestà dalla maggior parte dei tifosi. Qualche giorno dopo, probabilmente in segno di sfida, i cori si levarono nuovamente. Feci dei filmati e interessai dell’accaduto il presidente Nando Marino che prese a cuore la vicenda e, previo ‘cazziatone’, fece decadere all’istante quella disdicevole pratica. Mi è costato l’odio indelebile dei tifosi, qualche patema, ma lo rifarei. Non esiste goliardia su temi del genere. Stop. Anche perché tanti tifosi di quella curva, per l’enorme passione che hanno dimostrato negli anni, non meritano di vedere macchiata con simili episodi la splendida immagine che del tifo brindisino avevano contribuito faticosamente a costruire.
Ecco allora che sono le prese di posizione e di responsabilità alla Nando Marino che fanno la differenza, non le battaglie strumentali di matrice politica. Pagano e gli altri parlamentari della Repubblica, se davvero hanno a cuore il tema, uscissero le palle e sfidassero queste barbarie che costellano le vite degli italiani in tutti i gangli della vita sociale. Troppo comodo così. Quasi comodo come non fare nomi.