BRINDISI – Questa mattina a Taranto e provincia (precisamente nei comuni di Massafra, Palagianello e Monteiasi) i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, con il supporto dei reparti dell’Arma territorialmente competenti, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi (dr. Vittorio Testi) su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi (Sost. dr. Pierpaolo Montinaro) nei confronti di sei individui, tutti indagati per furto aggravato di gasolio destinato alla Centrale termoelettrica Federico II di Brindisi (di proprietà di Enel Produzione S.p.A.), con le aggravanti di aver commesso il fatto avvalendosi di mezzi fraudolenti, su carburante destinato a pubblico servizio nonché sottratto ad infrastrutture indispensabili per il funzionamento dell’impianto di produzione di energia elettrica.
L’indagine (convenzionalmente denominata ORO NERO), diretta e coordinata dal dr. Pierpaolo Montinaro (Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Brindisi), è stata condotta dagli Ufficiali di P.G. del N.O.R./Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Brindisi, da giugno a novembre 2020, anche con l’ausilio di penetrante attività tecnica, ed è scaturita a seguito di un esposto da parte della predetta Società, che aveva registrato consumi abnormi di carburante non commisurati al normale esercizio della centrale elettrica.
Preliminarmente si evidenza che Enel Produzione S.p.A. acquista direttamente da Eni S.p.A. il gasolio destinato all’esercizio di apparecchiature ausiliarie e dei motori indispensabili per il funzionamento della centrale elettrica, per volumi medi di circa 3.340 tonnellate mensili (pari a circa 4.000 metri cubi). In particolare, Eni S.p.A. provvede alla fornitura del gasolio avvalendosi di autocisterne per il trasporto del combustibile con servizio appaltato ad una società che a sua volta si avvale di altri trasportatori locali della provincia di Taranto.
La complessa ed articolata attività investigativa ha consentito di:
delineare i comportamenti di diversi autotrasportatori che, con un collaudato modus operandi, durante le regolari operazioni di scarico del combustibile presso la Centrale Enel Federico II, sottraevano illecitamente parte del gasolio destinato al sito di produzione, utilizzando le seguenti tecniche:
trasferimento di parte del gasolio dalla cisterna di un autoarticolato a quello di un altro che aveva già concluso le operazioni di scarico;
trasferimento di parte del gasolio dalla cisterna di un articolato, in fase di scarico alla centrale elettrica, al serbatoio di alimentazione della motrice dello stesso automezzo oppure a quello della motrice di altra autocisterna di altri correi;
aumento artificioso del peso lordo dell’autocisterna occultando, a bordo della stessa, vari recipienti contenenti acqua oppure altri oggetti (secchi in plastica e/o in metallo, estintori portatili in dotazione all’autocisterna), poi scaricati a terra nell’area della centrale destinata alla pesa, al fine di poter sottrarre un quantitativo di gasolio corrispondente al peso aumentato, così alterando fraudolentemente le operazioni di pesatura dell’autocisterna all’ingresso e all’uscita del sito industriale;
scoprire più di 35 furti di gasolio, con una sottrazione di carburante non inferiore a 80 litri per ciascun carico trasportato;
impedire la commissione di molteplici altri furti;
procedere già all’arresto in flagranza di reato di un 28enne di Taranto, incensurato, con il contestuale sequestro di 8.660 litri di gasolio indebitamente sottratto dalla centrale Federico II, nonché la denuncia per il medesimo reato di furto di un 42enne di Massafra.