Home Politica Quarta e Cavalera: “Mentre ad Andria si riducono lo stipendio, Rossi mantiene pure lo staff da 400.000 euro. E sulle Farmacie i consiglieri rischiano di pagare”
Quarta e Cavalera: “Mentre ad Andria si riducono lo stipendio, Rossi mantiene pure lo staff da 400.000 euro. E sulle Farmacie i consiglieri rischiano di pagare”
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Quarta e Cavalera: “Mentre ad Andria si riducono lo stipendio, Rossi mantiene pure lo staff da 400.000 euro. E sulle Farmacie i consiglieri rischiano di pagare”

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BRINDISI – È un vero e proprio scarica barile quello che si vuol fare passare oggi in consiglio comunale con la modifica dello statuto della “Servizi Farmaceutici Brindisi s.r.l.”.

Una svista macroscopica dell’amministrazione comunale che con una manovra da campione di “smarcamento” scarica le responsabilità sui consiglieri comunali che saranno presenti in aula.

In caso di voto favorevole alla modifica si sanerà un vizio che ne impediva la vendita sin dall’origine e che ha imposto al Notaio di rifiutare l’atto.

Il divieto di vendere a privati l’azienda comunale di fatto ha impedito ad altri eventuali offerenti, salvo uno, di partecipare all’asta pubblica. Diverse aziende potrebbero ricorrere in giudizio in caso di modifica postuma dello statuto.

In caso di voto contrario alla modifica, la procedura di vendita sarebbe invalidata esponendo i consiglieri ad una eventuale, ma possibile, richiesta di risarcimento danni da parte della società aggiudicataria.

Una situazione paradossale che richiama alla mente il famoso film in cui Totò vende all’inconsapevole turista americano la Fontana di Trevi. Ma c’è poco da ridere perché non siamo sul set di un film.

Si cerca di far passare per una banale correzione che rischia di produrre solo danni a chi deciderà di alzare la mano in consiglio comunale quella che in realtà è una brutta pagina di sciatteria politico-amministrativa mai prima d’ora registratasi nella storia di questa città.

Abbiamo già detto che la vendita delle farmacie comunali, alla quale ci siamo opposti fortemente, non risponde ad alcuna logica perché la società partecipata è in attivo e produce lavoro per i farmacisti che vi sono occupati. Si tratta, quindi, di un mero espediente che consentirà al Sindaco Rossi di trovare i fondi necessari per restare al suo posto, senza che egli abbia mai avvertito l’esigenza, in un momento di forte crisi economica e sociale, di rinunciare ad una parte della sua non irrisoria indennità così dando un segnale all’intera collettività.

E mentre il Sindaco di Andria si è ridotto il compenso del 30%, con la conseguenza che sono stati abbattuti anche le indennità dei componenti la giunta e del consiglio comunale, a Brindisi Rossi aumenta il numero degli assessorati e mantiene uno staff che a fine mandato sarà costato ai brindisini più di 400 mila euro.

I Consiglieri Comunali di Forza Italia

Roberto Cavalera e Gianluca Quarta