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FI: “Emiliano solleva Lopalco da campagna vaccinale? Non basta”
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FI: “Emiliano solleva Lopalco da campagna vaccinale? Non basta”

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“Emiliano ha sollevato l’assessore Lopalco dall’organizzazione della campagna vaccinale, affidandone il compito alla Protezione Civile. Ma non basta: se le maggiori sigle sindacali dei medici pugliesi arrivano a scrivere al ministro alla Salute, richiedendo l’intervento dei Nas per le opportune verifiche su una lunga lista di gravissime disfunzioni del sistema regionale, è evidente che sia improcrastinabile il commissariamento della Puglia”.

Lo dichiarano in una nota i parlamentari pugliesi di Forza Italia Mauro D’Attis, Dario Damiani, Francesco Paolo Sisto, Veronica Giannone, Vincenza Labriola, Elvira Savino e Carmela Minuto.

“Abbiamo interessato il ministro Speranza -proseguono- durante il “question time” alla Camera, cristallizzando le stesse inefficienze nella gestione pugliese della pandemia e della campagna vaccinale.

Abbiamo chiesto le dimissioni dell’assessore Lopalco con il nostro Gruppo consiliare regionale, che ha anche depositato una mozione di sfiducia nei confronti di chi sta mettendo in ginocchio una Regione costretta, per gli errori di chi la governa, a restare in zona rossa (con tutte le conseguenze economiche del caso).

Non è bastato nemmeno finire sulle colonne del Financial Times, che ha parlato della Puglia come l’emblema delle disfunzioni nella campagna vaccinale, per spingere l’ineffabile assessore pugliese a rassegnare le sue dimissioni.

Non bastano le lunghe e interminabili ore di attesa all’esterno degli Hub vaccinali per pessima organizzazione a convincere il presidente Emiliano a sollevare Lopalco dall’incarico.

Non sono bastate le denunce dei “furbetti” dei vaccini, delle indagini delle autorità preposte.

Il nulla pneumatico.

Oggi, il presidente

Ci auguriamo -concludono i parlamentari azzurri- di aver convinto il ministro Speranza, anche durante il question time, della bontà della richiesta di commissariamento della nostra Regione: per il bene degli operatori sanitari, degli operatori economici e di tutti i cittadini pugliesi”.