CEGLIE – “Dalla risposta ricevuta dalla ASL di Brindisi deduco che per il direttore generale, Giuseppe Pasqualone, sia del tutto normale che i centri vaccinali di Oria, Francavilla Fontana, Ceglie Messapica, Latiano, Ostuni, Torchiarolo, Cisternino, San Michele, San Vito dei Normanni, Mesagne e Carovigno (grandi e piccoli Comuni che oscillano da 38mila abitanti fino a 6mila) siano ieri e oggi CHIUSI (come dimostrano le foto allegate)! E che a Villa Castelli e Torre Santa Susanna le vaccinazioni agli over 80 siano iniziate solo oggi! Cioè in un momento in cui il vaccino è l’unica arma per tornare alla normalità alla ASL di Brindisi ci arriva la notizia che non vi è un adeguato rifornimento di vaccini per ben 11 centri vaccinali che rimangono desolatamente e inspiegabilmente chiusi. Ma, poi, mi chiedo: ma se in Puglia sono stati consegnate circa 971mila dosi e somministrate, a questo pomeriggio, circa 710mila, come possono dire dalla Asl che non ci sono dosi disponibili?
“Il fallimento della gestione sia regionale sia territoriale è sotto gli occhi di tutti, per questo non ci deve meravigliare che la Puglia sia nella classifica delle regioni l’ultima e che ancora oggi viene definita a grave rischio di contagio, tanto che rimarremo in zona ROSSA per chissà quanto tempo.
“Per questo dalla ASL di Brindisi mi sarei aspettato delle scuse, non certo un minimizzare la denuncia. Ma è evidente che la vergogna è un’emozione che questa classe dirigente e medica non riesce neppure più a provare.”